Il 2015 è stato l’anno dei wearable, orologi connessi ai nostri smartphone in grado di fare operazioni avanzate dal nostro polso: rispondere o effettuare chiamate, visualizzare biglietti aerei, notifiche, dati relativi al fitness e quant’altro. Sul mercato sono apparsi centinaia di modelli, a partire dal famoso Apple Watch per finire alle band di Xiaomi, oltre ai prezzi – talvolta esagerati – e all’autonomia non sempre duratura, tutti questi oggetti hanno sempre riscontrato una caratteristica noiosa e dispendiosa: i cinturini di proprietà . Se con gli orologi classici abbiamo sempre avuto una grande libertà rispetto ai cinturini, adattabili in base alla larghezza, i produttori tecnologici hanno invece marciato anche sul fatto di venderci prodotti specifici per i loro dispositivi, con prezzi ovviamente gonfiati (a meno di rivolgerci a produttori cinesi).
Le cose stanno però per cambiare, anche grazie alle lamentele degli utenti: la prima azienda a fare un passo indietro è Samsung, in alcuni store online europei sono infatti spuntati per la prima volta in assoluto i nuovi Band Adapter per gli smartwatch Samsung Gear S2. Parliamo di piccoli adattatori che permettono l’aggancio di un cinturino di nostra scelta all’orologio smart della casa coreana, questi saranno disponibili in nero e grigio e avranno un costo fra i 25 e i 30 euro. Ancora non si conosce però una data di rilascio, in Belgio le prime spedizioni saranno effettuate a maggio, più o meno nello stesso periodo potrebbero arrivare anche in Italia.
