I Radiohead in concerto a Tel Aviv: polemiche e indignazione sui social

Pubblicità

Ok Computer, il celebre album dei Radiohead, ha compiuto in questo 2017 i vent’anni dall’uscita, per l’occasione la band ha pensato a un tour mondiale che potesse omaggiare uno dei suoi dischi più riusciti. Il tour in questione ha toccato anche l’Italia e ora si appresta a chiudere definitivamente con uno speciale concerto a Tel Aviv. Concerto che ha fatto alzare non poche polemiche per via dello scontro eterno fra Israele e i palestinesi. In molti infatti hanno accusato Tom Yorke di schierarsi dalla parte degli oppressori, lo ha fatto ad esempio il regista Ken Loach, Mike Leigh, Brian Eno, il bassista storico dei Pink Floyd Roger Waters, che ha invitato la band ad annullare l’evento.

I Radiohead a Tel Aviv

L’accusa a Yorke & Co. è la scarsa sensibilità nei confronti del popolo palestinese, “suoneranno sulle rovine del villaggio distrutto di Jarisha, mentre a Gaza manca la luce, i malati di cancro muoiono per impossibilità a muoversi e i poeti che scrivono poesie su Facebook sono agli arresti domiciliari”. Tom Yorke dal canto suo ha risposto che bisogna garantire libertà di espressione, attraversare i confini: “Non è affatto vero che siamo male informati, inoltre siamo capaci di prendere decisioni da soli”.

Leggi anche: Radiohead a Firenze: Tom Yorke ipnotizza 40.000 persone

- Pubblicità -
PubblicitÃ