Il Mart omaggia Armando Testa a 100 anni dalla sua nascita

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Dal 22 luglio le sale dedicate all’arte contemporanea del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, saranno abitate dalla travolgente fantasia di Armando Testa, senza dubbio il maggior pubblicitario italiano, geniale interprete della propria epoca e anticipatore di fondamentali istanze contemporanee.

A 100 anni dalla sua nascita, la mostra Tutti gli “ismi” di Armando Testa rende omaggio all’estro di uno tra i maggiori comunicatori italiani, un vero e proprio tuffo nell’immaginario di un grande sperimentatore. L’esposizione si concentra sulle narrazioni, sui riferimenti visivi, sui temi formali, sulla capacità di costruire mondi immaginari.

Armando Testa si racconta con interviste, foto, filmanti inediti e con il suo lavoro

Attraverso la presentazione di estratti di famose interviste e filmati di repertorio, il percorso della visita è scandito da illuminanti aneddoti raccontati dallo stesso Armando Testa. Si comincia con lo spezzone di una videointervista nella quale il pubblicitario dichiara che, dopo aver perso un cliente a causa di una proposta troppo azzardata, in agenzia si disse: «No, il Testa qualche volta ha delle cose azzeccate, negli “ismi”, chiamiamoli “ismi”tutti i modernismi. Qualche volta sarà bene guardare di più il marketing!».

Gli “ismi” sono il perno attorno a cui ruota l’intero progetto del Mart. Futurismo, Astrattismo, Surrealismo, grandi artistidel ’900sono fonti alle quali Testa attinge in una vorace e costante ricerca della comprensione della vita moderna.

La mostra dedicata ad Armando Testa vuole testimoniare il dialogo tra il lavoro del creativo torinese e i più vivaci vocabolari culturali, evidenziandone i meccanismi di vicinanza: a volte l’arte offre riferimenti diretti, altre volte analogie di metodo. Precursore assoluto, inaugura un nuovo modo di fare pubblicità, sintesi perfetta tra rappresentazione e simbolo. Tra metafore, miraggi, sogni, favole, metamorfosi, le sue creazioni concedono un’evasione dall’ovvietà del reale, rispondendo ai bisogni primari dello spettatore: divertimento, emozione, coinvolgimento.

Armando Testa Mart
Armando Testa, Spaghetti su tela, 1991, fotografia a colori, Collezione Gemma De Angelis Testa

La mostra prosegue soffermandosi sulle influenze dei grandi maestri dell’arte moderna internazionale e sulle passioni iconograficheripetute e reinterpretate durante quella che fu una lunga carriera. L’allestimento, che include filmati, manifesti, quadri, fotografie sculture, approfondisce con particolare attenzione i topoi delle dita, quello degli animali e l’invenzione di mondi surreali.

Procedendo per suggestioni tematiche, illustra la ricerca del pubblicitario italiano, restituendo un artista a tutto tondo la cui attività supera l’ambito della comunicazione ed entra in contatto diretto con le energie e le sperimentazioni che hanno segnato gli ultimi settant’anni. Tra i sottotesti che l’esposizione evidenzia, c’è la costante dell’umorismo: giochi di parole e slittamenti semantici sono tra le caratteristiche fondamentali dei numerosi immaginari rappresentati.

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