San Lorenzo: la notte delle stelle cadenti

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Il 10 agosto è la notte di San Lorenzo. Attesa da tutti, secondo tradizione, per poter vedere le stelle cadenti ed esprimere desideri che, forse saranno esauditi. Se credi a questa storia, la notte in cui i desideri possono diventare realtà è quella in cui cadono le cosiddette “lacrime di San Lorenzo”, se invece sono soltanto i fenomeni astronomici a interessarti, leggi come fare e quando per vedere il maggior numero di stelle cadenti durante la Notte di San Lorenzo. Ma, a San Lorenzo, stiamo tutti col naso all’insù. Ecco quindi qualche informazione sulla Notte e sulle stelle cadenti: le origini della Notte di San Lorenzo, di cosa si tratta, e i momenti migliori per avvistare le scie luminose.

La Notte di San Lorenzo

Cosa sono le stelle cadenti della notte di San Lorenzo? Si tratta delle Perseidi, frammenti di materia originati dalla cometa Swift-Tuttle, che si incendiano a contatto con l’atmosfera.

Il motivo per cui le stelle cadenti in questione vengono chiamate “lacrime di San Lorenzo” è perché un tempo, in generale, il periodo di massima concentrazione delle scie luminose si verificava in coincidenza del 10 agosto, che è il giorno in cui si commemora San Lorenzo secondo la tradizione cristiana. Le stelle cadenti venivano associate alla storia del martire, e in particolare ai tizzoni ardenti utilizzati per il martirio di San Lorenzo.

San Lorenzo: quando e come avvistare le stelle cadenti

L’attività delle stelle cadenti dura però all’incirca un mese, dal 15 luglio al 24 agosto. La notte di San Lorenzo è ancora, tradizionalmente, il 10 agosto, ma ciò non significa che sia sempre la notte migliore per avvistare le stelle cadenti. Ogni anno, infatti, la notte in cui la concentrazione di stelle cadenti è maggiore cambia. Nel 2017 il picco maggiore si avrà durante il weekend appena precedente Ferragosto, nella notte tra il 12 e il 13 agosto.

Ma il fatto che il momento di maggiore concentrazione di stelle cadenti possa essere o non essere esattamente la Notte di San Lorenzo non è l’unica variabile da tenere il considerazione. Ci sono altri fattori che influenzano la possibilità di vedere le “lacrime di San Lorenzo”, come il fatto che il cielo sia coperto o meno, e la luminosità della luna. Purtroppo, le condizioni sono state definite dagli astronomi “non del tutto ottimali”, anche se non completamente sfavorevoli come accadde tre anni fa. Innanzitutto, la Luna avrà una visibilità dell’80%, pertanto offuscherà moltissimo le Perseidi.

Per vedere le stelle cadenti dovranno prediligere località poco inquinate e le ore centrali della notte. Non le ultime, come negli anni passati. Lo sguardo si dovrà volgere a Nord-Est, verso la costellazione di Perseo. Esistono applicazioni per smartphone che indicano la direzione giusta. Ovviamente a occhio nudo si vedono meno stelle, ma non è necessario munirsi di telescopi notturni: un semplice binocolo moltiplica la quantità di stelle visibili in maniera considerevole.

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