In mostra a Bologna l’Ercole e Dejanira di Guido Reni

Pubblicità

Il prossimo 5 settembre a Bologna verrà presentato il capolavoro di Guido Reni, Ercole e Dejanira avuto in cambio dal Museo del Louvre di Parigi per la Pinacoteca Nazionale di Bologna, che ha a sua volta prestato al museo Condé di Chantilly la Strage degli innocenti del medesimo artista.

Il quadro, che rimarrà esposto in Pinacoteca fino al 7 gennaio 2018 rappresenta una eccezionale occasione di vedere a confronto le opere religiose del maestro con una delle sue più significative realizzazioni dedicate a una favola antica.

Il dipinto fa parte di una serie di quattro tele eseguite da Guido Reni tra il 1617 e 1620 per il duca di Mantova Ferdinando Gonzaga, dedicate alla Storia di Ercole. Destinata ad una sala della villa La Favorita nei pressi della città, la serie dovette avere inizio con la commissione dell’Ercole sul rogo, a cui fecero seguito, in un ordine che non è possibile stabilire con certezza, Ercole e l’Idra, Ercole e Acheloo e, appunto, Ercole e Dejanira, oggi tutti conservati al Louvre.

Un capolavoro della maturità di Guido Reni

Il dipinto è ispirato ad un passo delle Metamorfosi di Ovidio e raffigura il rapimento, da parte del centauro Nesso di Dejenira, moglie di Ercole. Dopo essersi offerto di fare attraversare il fiume alla donna, Nesso, innamoratosi perdutamente, tornò sulla riva del fiume che Ercole aveva già attraversato.

Reni, in questo dipinto illustra il momento di inebriante gioia del centauro, fiducioso nella riuscita della sua impresa, prima che l’eroe, attirato dai richiami di soccorso della moglie, lo uccidesse con una sua freccia infettata del sangue dell’Idra.

Come molte altre opere di Guido Reni, la serie dedicata alle storie di Ercole ebbe una notevole fortuna nell’arte incisoria francese del Seicento. Gilles Rousselet (Parigi, 1610-1686) ne trasse le quattro stampe, esposte in quest’occasione nella medesima sala, eseguite a bulino, destinate alla grande impresa Tableaux du Cabinet du Roy, una cospicua raccolta di incisioni, edita nel 1677, con soggetti derivati dai dipinti dalle preziose collezioni del re Luigi XIV.

Il prestito del Museo del Louvre avviene nell’ambito di un accordo internazionale tra grandi musei. La Pinacoteca ha infatti prestato al museo francese la Strage degli innocenti di Guido per una mostra che affronta trasversalmente, da un punto di vista cronologico, il divenire del soggetto, così come affrontato da Poussin a Picasso. Nell’esposizione, fortemente voluta da Pierre Rosenberg, l’opera d’arte bolognese sarà una delle gemme primarie del percorso.

Leggi anche: Christian Boltanski invade Bologna con la mostra “Anime. Di luogo in luogo”

- Pubblicità -
Pubblicità