I lavori su carta di Italo Bressan all’Accademia di Brera

Pubblicità

L’Accademia di Belle Arti di Brera rende omaggio alla ricerca pittorica di Italo Bressan con una mostra di opere su carta realizzate dalla metà degli anni Settanta ad oggi. Dal 23 gennaio al 8 marzo i lavori dell’artista trentino sono esposti al pubblico nella mostra Della luce nell’ombra. Opere su Carta (1975-2018)

Un’artista Italo Bressan, che dopo una iniziale assimilazione dei caratteri strutturali della forma e del segno, indaga le trasparenze luminose delle sovrapposizioni cromatiche con immagini caratterizzate da un senso di sospensione spaziale.

Italo Bressan: Della luce nell’ombra. Opere su Carta (1975-2018)

Nelle opere degli anni Ottanta l’esplorazione della forma pittorica oscilla tra misure costruttive e impulsi dinamici attraverso un calibrato equilibrio tra flussi emozionali e registri compositivi, polarità entro cui si sviluppano molteplici variazioni cromatiche, dai toni freddi a quelli di più forte accentuazione espressiva. L’avventura dello sguardo verso orizzonti inattesi si affida a stati d’energia non programmabili, compresenza mutevole di forze contrastanti e di profonde ambivalenze tra l’ombra e la luce.

La fluida astrazione formale emerge sulla carta con una libertà esecutiva che negli anni Novanta mostra esiti di immediata intensità, con predilezione per il rosso e il blu, il giallo l’arancio e il verde. Si tratta di colori che dominano lo spazio del pensiero e dell’emozione, in un continuo scambio di vibrazioni energetiche che il gesto trasmette attraverso un costante esperimento delle forme. Il divenire della materia si diversifica nell’atto del dipingere e del segnare la superficie come campo di molteplici accadimenti, soprattutto quando all’olio e all’acquarello Italo Bressan alterna l’uso del carboncino, con differenti risonanze che nascono tra segno e pulviscolo atmosferico.

Nel corso degli anni successivi l’idea di macchia come traccia e parvenza di mondi immaginari si accresce insieme con gli slittamenti segnici che amplificano l’immagine espansiva del colore-luce, misterioso affiorare delle ombre che trapelano dal fluire ininterrotto della pittura. Dalle stratificazioni cromatiche emergono liriche sonorità e afflati poetici sospesi sulla soglia della memo- ria, desiderio di sconfinare verso i luoghi dell’anima attraverso la realtà della pittura sempre presente a sè stessa. Nella più recente stagione di ricerca Bressan ha inserito nel respiro dilatato del colore minime forme geometriche, elementi strutturali in dialogo con l’indeterminata vastità dello spazio, misure del pensiero a confronto con le apparizioni visionarie della luce nell’ombra.

Leggi anche: La ricerca sui materiali di Vesna Pavan a Milano

- Pubblicità -
PubblicitÃ