La personale di Donatella Izzo alla Fabbrica del Vapore a Milano

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La Fabbrica del Vapore ospita, dal 23 luglio al 31 ottobre, The Dreamers: sognatori nel tempo dell’abbandono, personale dell’artista milanese Donatella Izzo. 

La mostra, che si inserisce nella programmazione estiva della Fabbrica del Vapore, è un varco aperto nella memoria sepolta delle avventure più feroci e infami della mente, scopre i registri del delirio quotidiano di esseri umani che erano dimenticati ancora prima di essere censiti dalle anagrafi.

Donatella Izzo, The Dreamers: sognatori nel tempo dell’abbandono

The Dreamers è il frutto di un progetto nato nel 2013 ed in continuo sviluppo che ha nello “spaesamento” il denominatore comune di tutta la produzione. L’artista cerca l’uomo, la donna, l’animale e il bambino, come i filosofi, come gli animali più famelici, come gli psichiatri, cerca negli spazi vuoti, dimenticati ed esplora le zone recondite della conoscenza umana contemporanea.

Donatella Izzo entra nei manicomi deserti, luoghi di detenzione della follia, e ricompone come un dottor Frankenstein pietoso e caritatevole, le fattezze più soavi e armoniose delle visioni incantate dei matti. L’artista  utilizza il senso metaforico dei soggetti o degli oggetti protagonisti per attivare un cortocircuito percettivo conducendo lo spettatore a piccoli ma profondi salti nel subconscio, per costringerlo a scavare nell’Io più profondo  e nella memoria personale, alla ricerca di un nuovo equilibrio sensoriale.

Geishe amorose, monaci oranti in estasi, bracchi maestosi che cantano muti inni vitali, combattenti nipponici cordiali e gaudenti. Per la prima volta, grazie alla Izzo, si entra nei luoghi che sono le icone dell’abisso che appartengono al sentire di ciascuno di noi, ma che solo alcune vittime sacrificali hanno sofferto davvero, nel tempo dimenticato, in nome e per conto di tutti noi. E siamo costretti a vedere e sentire la strage dell’abbandono. Con il privilegio di vivere il tutto, tuttavia, e nuovamente, nella trasfigurazione possente e sublime dell’arte.

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