La ragione nelle mani, a Ginevra la mostra che promuove l’artigianalità camuna

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Dal 1 aprile al 27 giugno 2021 la Maison Tavel Musée d’Art e d’Histoire ospita la mostra La ragione nelle mani; un’iniziativa del Distretto Culturale della Comunità Montana di Valle Camonica, ideata da Stefano Boccalini con la collaborazione di quattro artigiani della valle lombarda.

Il progetto è tra i vincitori della ottava edizione del bando Italian Council, programma a supporto dell’arte contemporanea italiana nel mondo promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

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Artigiano intagliatore

Un’iniziativa che rimette in circolo le conoscenze e le pratiche legate alla tradizione artigiana con nuove prospettive ed interpretazioni

L’idea del progetto nasce dallo stretto rapporto che Boccalini ha costruito con la Valle Camonica a partire dal 2013, quando l’artista ha partecipato ad una residenza e ha avuto modo di conoscere meglio la valle tra le Alpi Lombarde. Negli anni la Valle Camonica è diventata un punto di riferimento per il suo lavoro: qui ha operato con varie comunità, con le istituzioni locali e con gli artigiani, creando uno stretto rapporto di collaborazione che gli ha permesso di produrre numerose opere. 

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Particolare lavorazione tappeti

La ragione nelle mani, una sintesi tra il pensiero artistico di Stefano Boccalini e la sapienza artigiana della Valle Camonica

Da questo contesto è nato La ragione nelle mani, un progetto che si muove su due livelli, quello del linguaggio e quello dei saperi artigianali, attraverso il coinvolgimento della comunità locale.  Tutti i manufatti che compongono l’opera sono stati realizzati in Valle Camonica da quattro artigiani affiancati ognuno da due giovani apprendisti.

Gli otto “allievi” sono stati selezionati attraverso un bando pubblico, promosso dalla Comunità Montana e rivolto ai giovani della valle interessati a confrontarsi con pratiche artigianali appartenenti alla tradizione camuna: la tessitura dei pezzotti, l’intreccio del legno, il ricamo e l’intaglio del legno.

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Stefano Boccalini e apprendista intrecciatore

Durante un laboratorio che ha coinvolto tutti i bambini di Monno, è stato raccontato il significato di circa cento parole intraducibili che sono presenti in molte lingue, che non hanno corrispettivi nelle altre lingue e che possono essere solamente spiegate. Ne sono state selezionale circa venti, che identificano il rapporto tra uomo e natura e tra gli esseri umani. Da questo gruppo di parole gli artigiani ne hanno scelte nove che sono diventate il materiale su cui gli artigiani hanno lavorato con gli apprendisti. 

La ragione nelle mani, le parole scelte:

ANSHIM Sentirsi in armonia con sé stessi e con il mondo (coreano), BALIKWAS Abbondonare la propria confort zone (filippino), DADIRRI Quieta contemplazione e ascolto profondo della natura (aborigeni australiani), FRILUFTSLIV Connessione con l’ambiente e ritorno al legame biologico tra uomo e natura (norvegese), GURFA L’acqua che si riesce a tenere nel palmo di una mano come metafora di qualcosa di molto prezioso (arabo), OHANA La famiglia che comprende anche gli amici e non lascia indietro nessuno (hawaiano), ORENDA La capacità umana di cambiare il mondo contro un destino avverso (indigeni nordamericani), SISU La determinazione nella ricerca del benessere nella quotidianità (finlandese), UBUNTU Sono chi sono in virtù di ciò che tutti siamo (Africa meridionale).

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Immagine della mostra, Boccali Ohana e pezzotto Orenda 1 © Christian Tasso
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Boccalini pezzotti 2 © Christian Tasso

La mostra La ragione nelle mani,  curata da Adelina von Fürstenberg e realizzata in collaborazione con ART for THE WORLD EUROPA,  è il primo appuntamento di una serie di iniziative realizzate in collaborazione con importanti partner culturali; il Musée Maison Tavel-Musée d’Art et d’Histoire (Ginevra) sede della mostra, l’Art House (Scutari, Albania), Sandefjord Kunstforening (Sandefjord, Norvegia), la Fondazione Pistoletto Onlus, l’Accademia Belle Arti Bologna, il MA*GA – Museo Arte Gallarate e la GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Bergamo.

Dopo aver portato i segni della Valle Camonica in Europa l’opera ideata da Boccalini, composta da vari manufatti, entrerà  a far parte della collezione della GAMeC di Bergamo.

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