Orma, il nuovo ristorante di Roy Caceres a Roma

Il calore tipico dell’ospitalità latina in un ambiente elegante firmato Hangar Design Group, che sceglie per i rivestimenti a parete de La Calce del Brenta.

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Il nuovo ristorante “Orma” fine dining, firmato dallo chef colombiano Roy Caceres a Roma, si distingue per la sua offerta gastronomica, che mira a tracciare “nuove orme” nel panorama culinario italiano, e per il locale fuori dal comune, il cui progetto di interior design e di branding è stato affidato ad Hangar Design Group. L’atmosfera è calda e informale, i materiali sono ricercati ma naturali, le sedute sono avvolgenti e i tavoli sembrano alberi che escono dal pavimento. Le lampade e gli arredi su misura decorano gli spazi plasmando un ambiente sofisticato dalle ampie vetrate da cui filtra tanta luce naturale. I colori ricorrenti sono materici e neutri, chiari e puliti: scale di grigio, beige, tortora o bianco.

Orma, il nuovo ristorante di Roy Caceres a Roma
ph. Andrea di Lorenzo

È uno spazio dal sapore contemporaneo, definito da materiali naturali come il legno, la pietra e il rame, organizzato in funzione dell’esperienza gastronomica che si basa sulla narrazione e partecipazione del visitatore. Qui ogni dettaglio è stato scelto con cura, come le nuances dei colori delle pareti dall’ampia proposta de La Calce del Brenta come, ad esempio, la pittura a calce Vivasan e la finitura Zer04.Tutti rivestimenti naturali pensati per coniugare la bellezza e la qualità estetica al benessere di chi vive lo spazio. Un’armonia di bellezza, luminosità e benessere che a una straordinaria resa estetica aggiunge – grazie soprattutto alle qualità della calce stessa – una testata azione contro l’umidità. Proposte a basso impatto ambientale e a basso impatto sulla salute nei toni dei grigi e dei beige.

ph. Andrea di Lorenzo

La filosofia gastronomica dello chef dal cuore latino è invece sintetizzabile nel termine “eliminare il superfluo”: Caceres esalta la ricchezza del territorio italiano contaminandolo con la sua vena sudamericana mantenendo il focus sul gusto e sull’ ingrediente senza tecnicismi superflui.

Il ristorante Orma ha sede in via Boncompagni, nel quartiere Ludovisi, uno dei più prestigiosi del centro storico, dove molti dei palazzi di epoca ottocentesca dagli imponenti portoni e dai balconi decorati sono sedi di uffici o alberghi. Sito a pochi passi dalla famosa Via Veneto, Orma ha una struttura architettonica dal forte impatto visivo e progettato nei minimi particolari.

Il nuovo ristorante di Roy Caceres di ampio respiro internazionale, che si sviluppa su due livelli, è un luogo minimale che, come ogni suo piatto, evoca ricordi, emozioni e stimoli sensoriali. Uno spazio dal sapore contemporaneo la cui proposta gastronomica spazia dal ristorante fine dining, solo la sera, al bistrot, per una pausa pranzo light.

ph. Andrea di Lorenzo

 

Dichiara Paola De Toni, co-titolare dell’azienda di famiglia La Calce del Brenta: “Siamo molto contenti di essere stati scelti per questo progetto. Orgogliosi di aver contribuito alla definizione di un ristorante che ben interpreta il nostro pensiero (di tutela del patrimonio italiano da oltre un secolo), come ben espresso dallo chef Roy Caceres che ha voluto proporre i sapori del suo paese di nascita coniugati a quelli della tradizione italiana di cui siamo fieri!”

Orma è un ristorante fine dining di respiro internazionale nel cuore pulsante di Roma. La firma della cucina è affidata allo chef Roy Caceres di origine colombiana affiancato, dal lato imprenditoriale, dalla famiglia Fiengo. Orma è un luogo composto da diverse anime: il lato fine dining, il bistrot per la formula lunch e il cocktail bar per aperitivi, la cantina per pairing innovativi. La proposta gastronomica prevede due menu degustazione che raccontano la complessiva visione gastronomica dello chef. Roy Caceres in cucina è affiancato dai due sous chef Piermario Fiengo e Giovanni Oliveri, i suoi bracci destri che, insieme a lui, studieranno piatti in abbinamento all’offerta beverage studiata dal maître Simone de Florio e il sommelier Matteo de Paoli.

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