Gli scatti di Luigi Spina in dialogo con Canova al Museo Gypsotheca di Possagno

Fino al 29 settembre, il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno ospita la mostra fotografica Canova. Quattro Tempi di Luigi Spina.

Un progetto che è frutto di quattro campagne fotografiche realizzate anno dopo anno. Iniziato nel 2019, Luigi Spina con Canova. Quattro Tempi, ha dato vita ad altrettante pubblicazioni edite da 5 Continents Editions, accompagnate da testi di Vittorio Sgarbi. Il terzo volume ha di recente vinto la medaglia d’oro come miglior libro d’Arte attribuita dall’ICMA – International Editorial-Design & Research Forum. In occasione di questa esposizione esce il quarto e ultimo volume del progetto editoriale.

Canova. Quattro Tempi, l’attimo creativo di Canova catturato negli scatti di Luigi Spina

Nato a Santa Maria Capua Vetere nel 1966, Spina esplora con la fotografia, come suoi principali campi di ricerca,  gli anfiteatri; il senso civico del sacro; i legami tra arte e fede; le antiche identità culturali; il confronto con la scultura classica e l’ossessiva ricerca sul mare.

Luigi Spina mostra fotografica Canova Gypsotheca Possagno
© Luigi Spina | Luigi Spina, Opera di Antonio Canova

Per la mostra Canova. Quattro Tempi Luigi Spina ha selezionato 32 fotografie in bianco e nero di grande formato, tra le più rappresentative dei temi amorosi, mitologici, eroici presenti nella Gypsotheca di Possagno, proponendoli in dialogo con le opere di Canova esposte nell’Ala Gemin della Gypsotheca stessa.

Le immagini catturano l’attimo creativo dell’Artista, quello in cui l’idea si tramuta in forma e in gesso: il momento in cui la genialità si misura con i limiti della materia, cercando di plasmarla, modificarla, assoggettarla alla forma desiderata.
Ciascuno dei quattro racconti di Spina conduce lo sguardo attraverso la densità del gesso, fa emergere ogni possibile dettaglio e postura delle sculture, i chiodini di piombo sui gessi, i punti di repère, diventano un codice di lettura delle opere. “Il mio proposito”, afferma Spina, “è di rivendicare la contemporaneità del classico, il suo essere trasversale in ogni epoca”.

Le interpretazioni di Spina accompagnano in mostra i gessi canoviani di riferimento. Ecco le immagini delle danzatrici affiancate alla danzatrice canoviana, ritratti reali e ideali in dialogo con le rispettive fotografie, la Pace e la Maddalena del Maestro a confronto con immagini della contemporaneità.

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