Jan Fabre e la mostra Spiritual Guards scatenano l’ira degli animalisti

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Nonostante la sua tartaruga dorata sia già un’attrazione per i turisti, Jan Fabre sta attirando verso di se numerose proteste a causa della sua mostra a Firenze. Gli utenti più imbufaliti della rete sono ovviamente gli animalisti, che accusano l’artista di non fare arte, ma soltanto orrore. Se la tartaruga in Piazza della Signoria è alquanto innocua, come opera, all’interno dell’esposizione Spiritual Guards, allestita tra piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e il Forte Belvedere, si possono effettivamente trovare molti animali imbalsamati, utilizzati ovviamente a fini artistici.

Gatti, cani, cigni, vitelli, che hanno dato fastidio alle persone più sensibili, scatenando una protesta che potrebbe arrivare sulle scrivanie dell’amministrazione, dopo le 3.500 firme raccolte sul sito Change.org. A nulla è bastata la dichiarazione dell’artista riguardo agli animali usati nelle opere: “Sono animali randagi, trovati per strada già morti…”. Per Jan Fabre non è di certo la prima contestazione, già nel 2010 durante Fabbrica Europa un’opera che prevedeva uccelli vivi in gabbia è stata duramente bersagliata, costringendo artista e organizzatori a sostituire gli animali veri con altri finti.

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