Dal 20 ottobre al 15 gennaio Fondazione Prada ospita a Milano “Famous Artists from Chicago. 1965-1975”, il racconto della corrente artistica sviluppatasi nella città americana nel secondo dopoguerra.
Le sale della Fondazione sono invase da una pittura, quella della Chicago degli anni 60-70, caratterizzata dall’impegno politico, dalla narrazione figurativa e dalla radicalità grafica, e per questo rifiutata dalla cultura dominante newyorkese più interessata alla dimensione astratta e impersonale dell’arte.
Una mostra che contribuisce ad indagare la produzione artistica nei due decenni fuori dai principali centri di diffusione dell’arte, da Parigi a New York, per focalizzarsi sullo sviluppo di scene alternative nate intorno a scuole e accademie d’arte, in questo caso la School of the Art Institute of Chicago, e in competizione o in posizione critica rispetto al discorso industriale e riduttivo della Minimal Art.
![Chicago mostra Fondazione Prada](https://i0.wp.com/lifestar.it/wp-content/uploads/2017/11/3.jpg?resize=696%2C464&ssl=1)
L’ultimo atto di un lavoro di ricerca sull’arte contemporanea svolto da Fondazione Prada
Una mostra che si inserisce nel lavoro che da anni persegue la Fondazione, rileggendo i momenti della storia dell’arte contemporanea che, anche se non riconosciuti completamente dalla critica, hanno segnato l’attualità delle nuove generazioni artistiche, dai graffitisti ai neo-tecnologici.
Un progetto articolato in tre approfondimenti tematici concepiti e curati da Germano Celant come un unicum: “Leon Golub”, “H. C. Westermann” e “Famous Artists from Chicago. 1965-1975”; tre appuntamenti dedicati a due generazioni di artisti formatesi a Chicago tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Famous Artists from Chicago. 1965-1975
![Chicago mostra Fondazione Prada](https://i0.wp.com/lifestar.it/wp-content/uploads/2017/11/2-1.jpg?resize=696%2C464&ssl=1)
Ospitata al piano terra del Podium, l’esposizione è concepita come un approfondimento dell’opera di artisti attivi negli anni Sessanta e Settanta e protagonisti di mostre che mettevano in discussione le tradizionali convenzioni espositive, di presentazione e fruizione dell’opera d’arte, come “Hairy Who” (1966-‘67), “False Image” (1968-‘69), “Nonplussed Some” (1968-’69), organizzate all’Hyde Park Art Center di Chicago, e l’esposizione itinerante “Made in Chicago”, presentata per la prima volta alla Biennale di San Paolo nel 1973.
Il titolo della mostra riprende la necessità, espressa dall’allora curatore e insegnante Don Baum, di proiettare gli artisti di Chicago sulla scena nazionale e internazionale. “Famous Artists from Chicago. 1965-1975” dimostra la vivacità dell’ambiente culturale della città americana come centro di produzione figurativa e l’eterogeneità dei contributi di alcuni degli artisti noti come Chicago Imagists.
Roger Brown, Ed Flood, Art Green, Gladys Nilsson, Jim Nutt, Ed Paschke, Christina Ramberg, Suellen Rocca e Karl Winsum tutti artisti che che avevano individuato nel Surrealismo e nell’Art Brut le radici delle loro ricerche, così da anticipare le nuove espressioni degli anni Ottanta e Novanta, dal Graffitismo alla Street Art, dai cartoons selvaggi ai murales urbani.