Le Stilleben di Renzo Ferrari in mostra a Milano

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Dopo la grande antologica allestita nel 2016 alla Fondazione Stelline, Renzo Ferrari (Cadro, 1939) torna a Milano con un’importante personale alla Casa Museo Spazio Tadini dal 23 marzo al 22 aprile con la retrospettiva COSE FIGURE LUOGHI. OPERE 2017-2018.

Opere su tela e su carta che il maestro ticinese ha realizzato negli ultimi due anni, una quarantina di acquerelli, disegni e oli di varie dimensioni che trovano la loro sintesi nell’impressionante progressione dei grandi quadri esposti in importanti musei italiani, svizzeri e stranieri.

RENZO FERRARI, COSE FIGURE LUOGHI. OPERE 2017-2018

Punto persistente di questo corpus di lavori è la natura morta o Stilleben, come titolano molti quadri di Ferrari, che, con l’avvicendarsi dei linguaggi e delle tendenze, trova nuova vita e nuove vie di rappresentazione. Tema questo che  vede il suo primo movente nella dimensione retinica dei Taccuini, realizzati copiosamente durante un ventennio a partire dagli anni Novanta. Nel corso tempo si trasforma linguisticamente fino ai lavori più recenti, caratterizzati dal piccolo formato e da una sorta di personale minimalismo reattivo alla proliferazione insulsa delle grandi opere con effetti speciali dell’attuale scena artistica.

Partendo da una presa di coscienza della condizione umana, Renzo Ferrari si lascia attraversare dalla realtà storica, si fa impregnare dei suoi umori e la rielabora nelle sue pitture di immagini in cui si coagulano suggestioni televisive, letterarie ad autobiografiche. In questi appunti visivi l’artista elimina lo scenario, cioè la densità dello spazio-ambiente e dello spazio-tempo, per soffermarsi su (s)oggetti scarni e scarnificati, su presenze inquiete, a cui tuttavia non manca una sottile ironia. Ne sono un esempio i suoi teschi che, simili a delle macabre maschere africane, evocano una memoria ancestrale contaminata dal quotidiano e dalla squillante materia cromatica.

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