Rimozione tatuaggi laser: costo, controindicazioni e info utili

Foto di Elijah O'Donnell da Pexels

Pubblicità

Decidere di farsi un tatuaggio dovrebbe essere una scelta ben ponderata eppure sempre più persone si lasciano tentare dall’inchiostro troppo in fretta e senza riflettere. Basta qualche drink di troppo, una vacanza un po’ movimentata o un’amore passionale e fulmineo e il gioco è fatto. Ma un tatuaggio, a differenza di molte cotte, dura per sempre. Ed ecco che ci si ritrova con qualcosa di indelebile ma che vorremmo solo dimenticare. Oggi, infatti, sono in tantissimi a optare per la rimozione tatuaggi.

Questa procedura, perfezionatasi nel corso degli anni, è molto efficace ma anche molto lunga e dolorosa. Se volete saperne più, continuate a leggere.

Rimozione tatuaggi laser: come funziona

Partiamo con questo nostro viaggio facendo prima una precisazione importante. Se state pensando di sottoporvi a questa procedura di rimozione tatuaggi è bene che vi rivolgiate ad uno specialista. Purtroppo sono molti i semplici centri estetici che in Italia offrono questo tipo di trattamento. Questi centri di rado adoperano la strumentazioni giusta e seguono le normali procedure di sicurezza.

Insomma, per la rimozione tatuaggi non basta recarsi in un semplice centro estetico ma è bene rivolgersi a professionisti del settore come un dermatologo, un medico estetico o un chirurgo. Per evitare sorprese (tipo medici radiati dall’albo che ancora esercitano) e scegliere un professionista degno di questo nome, consultate il sito ufficiale del Consiglio Nazionale dei Medici. In questo modo potrete stare più tranquilli.

Adesso, per capire al meglio come avviene il procedimento di rimozione tatuaggi, facciamo prima un po’ di chiarezza su come viene realizzato un tatuaggio.

Per realizzare un tatuaggio, il tatuatore utilizza uno strumento, simile a una penna, dotato di aghi che iniettano inchiostro sotto la pelle. I pigmenti di colore si depositano nel derma, il secondo strato più profondo della pelle. Con il tempo, i macrofagi, considerati gli spazzini dell’organismo, tentano di rimuovere l’inchiostro dal derma senza riuscirci del tutto. I pigmenti di colore, infatti, sono troppo grandi affinché i macrofagi possano eliminarli. Questo rende il tatuaggio permanente.

Per eliminare, quindi, un tatuaggio permanente oggi ci si affida al laser.

Come vi abbiamo già accennato nell’introduzione di questo articolo, la rimozione tatuaggi laser è una procedura molto lunga e dolorosa e che non sempre dà i risultati sperati. L’efficacia del trattamento dipende da molti fattori e principalmente dalla natura del tatuaggio. Se siamo di fronte a un tatuaggio molto artistici, pieno di linee, sfumature e colori, la rimozione totale sarà molto difficile. Invece, per i tatuaggi meno complessi e monocromatici, è più probabile che la zona torni immacolata.

Leggi anche: Crema per tatuaggi anestetizzante, per coprire e togliere i tattoo

Durante la prima visita dal vostro specialista, il medico esaminerà bene sia il tatuaggio che la pelle per determinare il trattamento più adeguato e il grado di ‘danneggiamento’ cutaneo. In base quindi ai danni, ai pigmenti utilizzati, alla vostra tipologia di pelle, il medico inizierà con voi il percorsi di rimozione. Ricordate comunque che il medico non fa miracoli e che quindi alcuni tatuaggi potrebbero essere più complicati da rimuovere. A creare problemi sono:

  • i tatuaggi artistici: l’inchiostro è molto denso ed è penetrato più in profondità
  • uso del giallo e del verde: sono i pigmenti più resistenti al laser

Avrete di certo maggiore fortuna con i tatuaggi monocromatici e soprattutto con quelli che sono molto vecchi. Questi ultimi, infatti, sono i più facili da rimuovere e anche quelli che riservano meno sorprese.

Per la rimozione tatuaggi esistono diversi tipi di laser adatti ovviamente alle varie tipologie di pelle e soprattutto ai vari pigmenti colorati. Le apparecchiature vengono impostate a diverse frequenze e potenza in basi ai casi. Generalmente, quello che il laser fa è ‘staccare’ il pigmento colorato dalla pelle, lasciando sulla zona il cosiddetto ‘effetto pop corn’. Questo avviene quando il tatuaggio trattato con il laser, perde il suo colore diventando quasi bianco e si ‘solleva’.

Prima della procedura viene applicata una crema anestetica sulla parte da trattare e a voi saranno dati degli occhialini di protezione dalla luce laser. Mediamente per rimuovere un tatuaggio occorrono circa sei sessioni ma la durata varia in base ai casi. Tra ogni sessione, inoltre, devono passare tra le 5 e le 7 settimane. Questo perché bisogna dare alla pelle il tempo di guarire e rigenerarsi dopo l’aggressione del laser. Ovviamente, anche in questo caso, i tempi tra una sessione e l’altra possono variare in base al tatuaggio e ai pigmenti.

Rimozione tatuaggi laser prima e dopo: cosa aspettarsi

Quello del laser rimozione tatuaggi è un argomento assai lungo e complesso. Questo perché, nonostante ci siano delle linee guida comuni a tutti i casi, ci sono anche tantissime variabili da tenere in considerazione. Inoltre, esistono diverse tipologie di laser da utilizzare per la rimozione tatuaggi. Le più comuni sono:

  • Laser CO2: è una delle tecniche più vecchie e anche quella meno efficace. Non sempre infatti riesce ad eliminare del tutto i pigmenti di colore e a volte lascia antiestetiche cicatrici al posto del tatuaggio. Al giorno d’oggi è difficile trovare questa tipologia di laser ancora in uso.
  • Q-Switched: è il laser più diffuso e utilizzato oggi. Questo laser, infatti, riesce a rimuovere i pigmenti senza bruciare la pelle; i pigmenti vengono scissi in particelle molto più piccole che vengono poi eliminate dall’organismo attraverso i macrofagi. Per la rimozione di un tatuaggio, in base all’estensione, sono consigliate dalle 4 alle 10 sedute.
  • Laser a picosecondi (PicoWay): è una tipologia di laser molto più potente e che quindi dimezza i tempi di rimozione. Il laser riesce a frammentare i pigmenti in particelle molto più piccole che l’organismo elimina più facilmente. Maggiore potenza equivale quindi a una maggiore resa. Anche i tempi di guarigione si accorciano perché le sedute necessarie diminuiscono. L’unica pecca di questo laser è il suo costo, molto più elevato rispetto agli altri.

Rimozione tatuaggi costo

Il costo rimozione tatuaggi è difficile da ipotizzare poiché le variabili da considerare sono troppe. Il primis, il medico deve analizzare la situazione e valutare quale trattamento è il più indicato per voi. Poi bisogna capire di quante sedute avrete bisogno e scegliere insieme la tipologia di laser da utilizzare. E’ bene comunque che vi prepariate a spendere parecchi soldi.

I costi variano in base alle apparecchiature e alle città ma, generalmente, per i laser CO2 e Q-Switched, il costo va dai 100 agli 800 euro a seduta. Il prezzo aumenta se parliamo invece del PicoWay.

- Pubblicità -
Pubblicità