Tatuaggi polpaccio uomo, donna, tribali, maori e indiani

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Oggigiorno le persone si fanno tatuare nei posti più strani. Vediamo tatuaggi su zone del corpo visibili e non visibili, sensibili o intime, eppure tra queste ci sono zone che sono diventate degli evergreen per gli amanti dei tattoo. Subito dopo i tatuaggi sul braccio, i tatuaggi polpaccio sono i più gettonati.

Sia uomini che donne sono sempre alla ricerca di nuove idee, stili e design per tatuaggi polpaccio originali e alla moda. Ma quali sono i tattoo più amati? Scopriamolo insieme.

Tatuaggi polpaccio uomo e donna

Per gli uomini i tatuaggi sul polpaccio sono ormai quasi irrinunciabili. Se si è molto in forma, un buon tatuaggio riesce a mettere in risalto una zona del corpo ingiustamente trascurata. In più questa zona, essendo facile da nascondere con dei semplici pantaloni, si presta molto bene per disegni di misure medio grandi. Con i tatuaggi al polpaccio ognuno può sbizzarrirsi con stili e design appariscenti senza doversi preoccupare del resto.

Di solito i tatuaggi di questo tipo non vengono realizzati in coppia. Può capitare di vedere entrambi i polpacci tatuati con disegni identici o abbinati nella stessa persona ma, generalmente, si scegli di tatuare un polpaccio solo. Nel caso dei tatuaggi abbinati, i più gettonati sono certamente il sole e la luna con un design tribale, oppure lo yin e lo yang. I tatuaggi identici sono molto bene frequenti; chi vorrebbe farsi lo stesso tatuaggio due volte? Ma sono i tatuaggi singoli a rendere tutto più interessante.

Per questa tipologia di tattoo, gli uomini scelgono solitamente soggetti dal grande impatto visivo. Non è raro che si scelgano tatuaggi siberiani, aggressivi e misteriosi, oppure tatuaggi biomeccanici, fantascientifici e visionari. Eppure quelli che non passano mai d moda tra gli uomini sono i tatuaggi maori al polpaccio.

I Maori sono un popolo polinesiano, oggi diffuso soprattutto in Nuova Zelanda, che ha fatto dei tatuaggi una vera e propria arte. Nella loro cultura infatti i tatuaggi sono utilizzati come rappresentazione grafica degli avvenimenti più importanti delle loro vite. Non avendo nessun tipo di tradizione scritta, tutto ciò che accadeva nelle tribù maori veniva tramandato attraverso i tatuaggi. E’ per questo motivo che, col passare del tempo, i simboli utilizzati sono aumentati sempre di più.

I tatuaggi maori seguono uno stile assai particolare caratterizzato dal monocromatismo e da forme geometriche intricate. Questa cultura ha a disposizione una lunga serie di simboli ognuno dei quali racchiude un significato ben preciso. Per realizzare i tatuaggi maori polpaccio, questi simboli vanno sapientemente mescolati per creare motivi interessanti e omogenei.

Tatuaggi tribali polpaccio

Un’altra categoria molto diffusa è quella dei tatuaggi tribali polpaccio. Con l’aggettivo ‘tribali’ s’identifica una tipologia di tattoo molto più generica e che comprende tantissime cultura e diverse. Fanno parte dei questa categoria, oltre ai tatuaggi maori, anche i tatuaggi giapponesi, i tatuaggi indiani, i tatuaggi cinesi e i tatuaggi celtici.

Nel corso dei secoli, tribù e famiglie utilizzavano i tatuaggi tribali come dei talismani, dei portafortuna incisi sulla pelle. Per la maggior parte si tratta di simboli religiosi o semplicemente spirituali che tengono alla larga gli spiriti maligno o le energie negative.

I Giapponesi, ad esempio, utilizzano tipologie diverse di tatuaggi per definire lo status sociale delle persone. Gli horimoro sono la rappresentazione grafica della cultura e del folklore giapponese mentre gli irezumi sono utilizzati come marchio d’infamia sui criminali che si macchiano di reati orribili. Anche in Cina, anticamente i tatuaggi venivano utilizzati per identificare i membri di un’organizzazione criminale. Inoltre i tattoo erano destinati anche ai ceti più bassi della società che comprendevano galeotti, schiavi e anche prostitute.

Completamente diversa è la concezione dei tatuaggi per l’India. L’antichissima arte del mehndi è legata, infatti all’universo femminile e alla sfera matrimoniale. Si tratta di un particolare tatuaggio all’hennè, quindi temporaneo, che si usa per adornare le mani e i piedi delle giovani spose. Questi tatuaggi, che nell’aspetto ricordano gli intricati motivi di pizzi e merletti, sono dei portafortuna per le spose. Ogni linea curva, ogni design o simbolo ha un significato ben preciso e ha il compito di aiutare la coppia a compiere il grande passo, proteggendola dalle energie negative.

Mentre i tatuaggi cinesi, giapponesi e maori sono più orientati verso l’universo maschile, quelli indiani invece sono riservati alle donne. Ma si cambia completamente musica se per tatuaggi ‘indiani’ si intende quelli delle tribù native americane. Per gli indiani quella dei tatuaggi è una vera e propria arte rudimentale. Anticamente gli indiani si ferivano di proposito sulla pelle con delle pietre appuntite e poi utilizzavano dei coloranti naturali sui tagli. La ferita si rimarginava lasciando una cicatrice e il colorante le dava una tonalità particolare. Questi tatuaggi servivano alle tribù per distinguersi le une dalle altre oppure erano considerati come dei talismani portafortuna.

Per i tatuaggi uomo polpaccio, dunque, esistono numerosissime alternative tutte più o meno creative. Ma per i tatuaggi polpaccio donna, la storia non cambia di certo. Entrambi i mondi traggono ispirazione dai modelli tribali o orientali e utilizzando gli stessi simboli; a cambiare, tuttavia, sono il design e le combinazioni di colore.

Mentre gli uomini prediligono soggetti e design più aggressivi, le donne puntano su motivi più armoniosi e femminili, su disegni dal significato simbolico molto più spirituale. Abbiamo sciami di piccolo farfalle colorate, rampicanti di fiori e foglie, motivi orientaleggianti o anche tattoo divertenti e vintage con i personaggi dei cartoni animati.

Ma queste ovviamente sono solo le nostre linee guida. Il tatuaggio è, come diciamo sempre, qualcosa di estremamente personale e siete solo voi ad avere l’ultima parola. Non abbiate quindi paura di osare e lasciate che la vostra creatività di esprima, senza limitazioni di genere.

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