I cavalieri di Marino Marini in mostra a Genova

In copertina: Marino Marini, Cavaliere, 1944, ceramica terracotta dipinta e invetriata, cm. 29,5x29,5x12

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In occasione della riapertura della Galleria d’Arte Moderna di Genova, il museo ospita un’ampia antologica dedicata a Marino Marini. Artista toscano, tra i più importanti e significativi scultori italiani del Novecento.

Fino al 14 novembre 2021 l’esposizione, dal titolo I cavalieri du Marino Marini, si focalizzata sul principale archetipo della ricerca plastica di Marini, il ciclo dei Cavalli e cavalieri. Un percorso iniziato tra il 1930 e il 1931 con il San Giorgio e il drago, oggi conservato presso i Musei Civici di Monza.

Marino Marini uno scultore tra arcaismo e modernità. Dai rimandi alla scultura classica alle tensioni avanguardistiche del suo tempo

Ma non solo sculture, di cui Marini è stato un maestro, in mostra infatti sono presenti anche  alcune opere su carta e dipinti. Il dialogo tra scultura e disegno attesta infatti l’autonomia linguistica delle forme espressive nell’arte di Marini, ma anche la loro coerente integrazione stilistica e culturale.

Altrettanto complesso appare il motivo ispiratore di queste opere, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marino Marini di Pistoia e da alcune importanti collezioni private. I lavori in mostra, infatti, rivelano la coesistenza nell’opera dell’artista toscano di arcaismo e modernità. Sia nelle sculture, sia nelle grafiche e nei dipinti, Marini riesce a far convivere i rimandi alla tradizione della scultura classica con un personale confronto con le tensioni avanguardistiche del suo tempo.

Un soggetto quello del cavaliere che Marino Marini replica e sperimenta fino agli anni 70, con una libertà creativa che gli permise di disgregare progressivamente i contorni figurativi  per dare maggior risalto alla distribuzione delle masse plastiche.

Marino Marini cavalieri mostra Genova
Marino Marini, Cavaliere, 1944, ceramica terracotta dipinta e invetriata, cm. 29,5×29,5×12

La mostra che, ad anni di distanza dall’esposizione a lui dedicata a Genova nelle sale di Palazzo Bianco, propone una complessiva analisi delle fasi salienti del suo ricco percorso artistico, inaugura infine negli spazi della rinnovata Galleria d’Arte Moderna un calendario di mostre dedicate ad artisti italiani dell’Otto e del Novecento e alle principali tendenze espressive del periodo di ricerca documentato dalle collezioni del museo.

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