Icons of light. A Roma una mostra omaggio dedicata a Bill Viola

In copertina: BillViola - Martyrs series - Water Martyr, 2014 Color high-definition video on flat panel display mounted vertically on wall, 107,6x62,1x6,8 cm. 7:10 minutes. Executive producer: Kira Perov. Performer: John Hay. Photo by Kira Perov © BillViolaStudio

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Palazzo Bonaparte ospita a Roma, dal 5 marzo al 26 giugno 2022, la mostra BILL VIOLA. Icons of light. Un omaggio al più grande artista della video-arte dagli anni 70 a oggi: Bill Viola.

Nei saloni del Palazzo che affaccia su Piazza Venezia, che fu dimora di Madama Letizia Ramolino Bonaparte madre di Napoleone, i visitatori saranno avvolti dalla magia delle opere di Viola, ipnotizzati dalle immagini di capolavori quali Ascension (2000) e i celeberrimi Water Portraits (2015).

BILL VIOLA. Icons of light. Un viaggio intimo e spirituale nella produzione artistica di Viola

Bill Viola Mostra Roma
© BillViola | BillViola, The Reflecting Pool, 1977-9. Videotape, color, mono sound. Projected image size: 213,5×160 cm. 7 minutes. Performer: Bill Viola I Ph. Kira Perov

La mostra, BILL VIOLA. Icons of light, curata di Kira Perov, presenta al pubblico 10 lavori di Viola e rappresenta un momento di riflessione sull’iperbole concettuale dell’artista statunitense. Da oltre 40 anni, infatti, Viola realizza lavori che si rivolgono costantemente alla dicotomia vita/morte e legati indissolubilmente dai contrasti tra oriente e occidente.

Le opere presenti in mostra rappresentano una sintesi emblematica del lavoro di Bill Viola. Uno spazio temporale che ritrae quindi anche lo sviluppo storico della stessa video-arte.  Attraverso le più conosciute videoinstallazioni e videoproiezioni infatti, la retrospettiva narra quelli che possono essere definiti i viaggi più intimi e spirituali dell’artista attraverso il mezzo elettronico.

Una mostra concepita come un percorso emozionale nel quale il pubblico potrà accedere a spazi dall’atmosfera ovattata che ricordano luoghi di profonda intimità, quasi dei sacrari della propria memoria. Un visionario spazio di culto dove il visitatore è invitato a stabilire una profonda connessione visiva e spirituale con l’opera d’arte.

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