Ersel presenta a Torino, dall’11 marzo al 15 aprile, Enzo Isaia. 60 Fotografie degli anni ’60. Una serie di scatti inediti che raccontano l’atmosfera e i dettagli dei momenti di vita quotidiana dell’Italia in quegli anni.
Fotografo noto e apprezzato da oltre 50 anni, nato a Pordenone ma torinese d’adozione, l’artista ripercorre così gli esordi della sua passione di autodidatta per la fotografia; passione che inaspettatamente è poi diventata la sua carriera.
![Enzo Isaia mostra ersel torino](https://i0.wp.com/www.lifestar.it/wp-content/uploads/2022/03/1.jpg?resize=696%2C660&ssl=1)
La rinascita del boom economico raccontata con dettagli semplici, attimi fugaci ed espressioni accennate catturate dall’obiettivo di Enzo Isaia
Le 60 opere esposte nella mostra, con la suggestione del bianco e nero e di una grana antica, trasportano il visitatore per le strade del nostro paese, nei vicoli, davanti alle botteghe o alle chiese. L’obiettivo di Isaia si posa su dettagli semplici, attimi fugaci o espressioni colte in quell’unico istante in cui comunicheranno per sempre il loro messaggio.
È così che il giovane Enzo Isaia, girando in Italia discretamente con le sue prime macchine analogiche, diventa oggi testimone di un paese che stava dimenticando la guerra e che, sulle note di Canzonissima, iniziava la rinascita del boom economico. Intravediamo l’ippodromo di Vinovo, dove un pubblico benestante seguiva le corse; Roma, dove un’assorta turista leggeva, osservata dalla statua di Paolina Borghese; Piazza Armerina, dove alcuni sacerdoti osservavano con attenzione i mosaici che rappresentano i primi bikini della storia.
“… la fotografia in bianco e nero sia affine alla radio, che come quest’ultima renda la quotidianità degna di riflessione, fotogramma da assaporare facendo volare la fantasia”
![Enzo Isaia mostra ersel torino](https://i0.wp.com/www.lifestar.it/wp-content/uploads/2022/03/2.jpg?resize=696%2C464&ssl=1)
Ogni scatto unisce alla tenerezza un po’ malinconica del ricordare, ma anche la sensibilità del saper prevedere e cogliere il momento in cui la messa a fuoco deve essere perfetta, pur senza l’ausilio degli automatismi che conosciamo ora. Nelle fotografie esposte si incontrano bambini che giocano per i vicoli trasformando cartoni in case o bolidi immaginari; signore eleganti con i loro cappellini alla moda; anziani addormentati sulle panchine che raccontano i loro anni in silenzio. Persone che lavorano, pregano, vivono la loro vita inconsapevoli di aver incontrato l’obiettivo Enzo Isaia.
Innamorato della vita, infatti, Isaia è stato capace di scelte ponderate ed importanti nei suoi scatti; la semplicità e l’ironia che traspaiono dal suo lavoro hanno da sempre fatto apprezzare l’originalità e la capacità di comprendere quegli anni.