Il Numinoso, il sacro nell’arte contemporanea alla Building Gallery

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BUILDING presenta dal 27 ottobre 2022 al 28 gennaio 2023 Il Numinoso a cura di Giorgio Verzotti. Un progetto espositivo che indaga il senso del sacro nell’arte contemporanea. In mostra una selezione di opere dagli anni Sessanta a oggi; un dialogo tra più di venti artisti italiani, da importanti nomi del Novecento fino alle tendenze più recenti.

Riunendo pittura, scultura, fotografia, arte tessile, disegni e installazioni, la mostra si sviluppa lungo i piani espositivi di BUILDING e presso la Basilica di San Celso. Qui infatti dal 9 novembre al 22 dicembre alcune opere interagiscono con i suggestivi ambienti di un luogo sacro.

Parallelamente, presso la Galleria Moshe Tabibnia sarà presentata la mostra Sacro concreto dedicata al tema del sacro nei tessili antichi, accompagnata da un testo critico di Marco Meneguzzo.

Il Numinoso. Un omaggio all’arte italiana, dal secondo dopoguerra ad oggi

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Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attese, 1960, pittura ad acqua su tela, 81,5×100 cm.

Il termine numinoso, da cui prende il titolo la mostra, si desume dal saggio di Rudolf Otto “Il sacro” (1917); qui l’autore lo definisce come una presenza extra-razionale, invisibile, potente al punto da incutere terrore e a un tempo da affascinare. Questa ambiguità essenziale è caratteristica del sacro, il quale si manifesta attraverso il numinoso a un soggetto che, secondo Jung, ne viene invariabilmente dominato. Da qui le pratiche religiose, nate fin dai tempi più remoti per “disciplinare” il numinoso, per rendere meno terrifico il sacro, per sublimarlo e controllarlo attraverso i riti delle liturgie.

Il numinoso può dunque essere interpretato come una soglia che consente al soggetto di contemplarlo senza essere annientato dalla sua potenza. L’opera d’arte diventa allora un dispositivo che, similmente all’apparato delle liturgie, “sublima” e “domina” il sacro, familiarizza con esso potendolo pensare, visto che non lo può rendere oggetto dell’esperienza?

Il confronto con l’assoluto, l’apertura al pensiero dell’altrove, dell’Altro, connatura molta creazione artistica contemporanea, o almeno consente di porre l’argomento in questi termini: questione della trascendenza, che anche la visione laica del mondo accetta assumendola come limite della razionalità e della conoscenza scientifica. Sentimento del tempo, desiderio utopico di fermare il suo trascorrere irrimediabile, di battere Chronos e vincere la morte. Paura e desiderio insieme che il terrifico del sacro faccia ancora irruzione nella nostra esistenza regolata e ne scardini le regole.

Tutte queste e altre istanze sono presenti nella selezione di artisti e opere che la mostra Il Numinoso propone, non certo per dare delle riposte a simili vertiginosi interrogativi, se mai per riproporli in modo nuovo, alla luce delle intuizioni degli artisti, e per inaugurare un auspicabile nuovo dibattito. Da Fontana e Manzoni a Pistoletto, De Dominicis e Spalletti fino alle tendenze più recenti, Il Numinoso è un omaggio all’arte italiana, dal secondo dopoguerra ad oggi.

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