Dies Irae, il nuovo lavoro Maria W Horn a Milano

La compositrice svedese Maria W Horn presenta a  Milano il suo nuovo lavoro Dies Irae, nella Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa che nei suoi spazi accoglie l’installazione luminosa dell’artista americano Dan Flavin realizzata da Fondazione Prada.

La performance musicale, presentata da Threes Productions e MMT Creative Lab, in collaborazione con Fondazione Prada, si svolgerà giovedì 15 dicembre 2022 alle ore 20 (apertura delle porte alle 19.30).

La musica di Maria W Horn in dialogo con l’intervento site-specific di Dan Flavin

Gli interni della chiesa progettata da Giovanni Muzio nel 1932 diventano il luogo ideale per ospitare e valorizzare la musica di Maria W Horn che dialoga con Untitled (1997), l’intervento site-specific di Dan Flavin (Stati Uniti, 1933 – 1996). L’opera è stata prodotta dopo la sua scomparsa da Fondazione Prada, in collaborazione con Dia Center for the Arts di New York e Dan Flavin Estate. Untitled, uno degli ultimi progetti concepiti da Flavin, è stato presentato in occasione della sua prima personale italiana organizzata a Milano dalla Fondazione che, da allora, supervisiona e supporta la conservazione dell’opera.

Maria W Horn Chiesa Rossa Fondazione Prada
Maria W Horn, Dies Irae, Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, Milano I Foto: Roberto Marossi

L’illuminazione verde, blu, rosa, dorata e ultravioletta prodotta da tubi fluorescenti attraversa la navata, il transetto e l’abside della chiesa, creando una successione cromatica che suggerisce la progressione naturale della luce, dalla notte al giorno, attribuendo una dimensione metafisica al lavoro dell’artista. L’approccio essenziale attento alla componente spaziale e architettonica, il ristretto vocabolario di forme e colori e l’innovativa scoperta di un’arte della luce hanno reso Dan Flavin uno dei precursori e dei principali esponenti del Minimalismo.

La musica di Maria W Horn esplora le proprietà spettrali intrinseche del suono e la loro capacità di trascendere il tempo e lo spazio, la realtà e il sogno

Dies Irae si ispira a una composizione poetica in lingua latina risalente al XIII secolo e attribuita al poeta francescano Tommaso da Celano. È una visione del giorno del giudizio, fra salvezza divina e fiamme eterne, sulla quale Maria W Horn costruisce una pièce per quartetto vocale femminile ed elettronica. Il brano è diviso in due parti vocali e, per l’occasione, il coro sarà formato da quattro voci locali.

Le composizioni di Maria W Horn (Svezia, 1989) utilizzano suoni sintetici, strumenti elettroacustici e acustici oltre a componenti audiovisivi, sviluppando processi generativi e algoritmici per controllare il timbro, l’intonazione e la struttura. L’artista impiega una pluralità di strumenti e linguaggi: dai sintetizzatori analogici al coro, dagli strumenti a corda all’organo a canne, ricorrendo a vari formati di musica da camera. Gli strumenti acustici sono abbinati a tecniche di sintesi digitale per estendere le capacità timbriche degli strumenti stessi. La sua musica, spesso costruita su strutture minimaliste, esplora le proprietà spettrali intrinseche del suono e la loro capacità di trascendere il tempo e lo spazio, la realtà e il sogno.

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