Fino al 30 aprile il MAC Museo dāArte Contemporanea di Lissone ospita Istanti di storia, personale di Maurizio Galimberti, curata da Francesca Guerisoli e Denis Curti.
La mostra presenta per la prima volta al pubblico ilĀ ciclo completo che si ispira alla storia del Novecento e ai suoi protagonisti. Sessanta opere di grande formatoĀ costituite da assemblaggi di istantanee fotografiche; ripropongono alcune delle immagini piĆ¹ iconiche degli ultimi decenni, attraverso cui lāartista rilegge la memoria collettiva.
Il potere evocativo delle immagini nei lavori di Maurizio Galimberti
Maurizio Galimberti seleziona fotografie di altri autori ā tra le piĆ¹ rappresentative degli accadimenti che hanno caratterizzato il nostro passato piĆ¹ recente ā, le fotografa piĆ¹ volte da prospettive differenti, le scompone e le ricompone āa mosaicoā. In questo modo reitera la loro valenza simbolica, come a voler sottolineare la forza di queste stesse immagini, il cui potere evocativo āvale piĆ¹ di mille paroleā.
“Questi mosaici non āspieganoā i fatti, nĆ© intendono dare risposte precise sul corso della storia, bensƬ, se visti nella loro totalitĆ , appaiono come un campionario di eventi memorabili che attraverso lāintervento artistico si svincolano dalla documentazione storicizzata per assumere le sembianze eteree di reliquie contemporanee”, commenta Denis Curti.
La memoria collettiva dell’umanitĆ negli assemblaggi fotografici di Maurizio Galimberti
Il percorso espositivo si sviluppa in senso cronologico presentando rielaborazioni di immagini simbolo tratte dalla storia, dallāattualitĆ , dalla cinematografia e dallo spettacolo. Maurizio Galimberti si addentra nel buio della storia; ripercorre i dolorosi traumi dellāinfanzia; si sofferma davanti alle piĆ¹ grandi personalitĆ del Novecento; fino ad arrivare alla pandemia di Covid-19.
Si passa allora da Anna Magnani in Roma cittĆ aperta alĀ il pianto di Sofia Loren inĀ La Ciociara. Dallāingresso dellāArmata Rossa a Berlino nel 1945, all’attentato alle Torri Gemelle; passando per lāassassinio di John Fitzgerald Kennedy, il terrorismo degli anni ā70 e Mani Pulite.Ā Dalla celebre foto della bambina vietnamita bruciata dal Napalm a Che Guevara con il suo celebre sigaro. Tante sono le personalitĆ ritratte, per cosƬ dire, da Galimberti: Martin Luther King e Papa Giovanni Paolo II; Aldo Moro, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino;Ā Michail GorbaÄĆ«v e Boris Eltsin; fino a Nelson Mandela.
Lāitinerario espositivo si chiude con un lavoro inedito: la toccante rilettura della tragedia di Marcinelle, quando nella calda giornata estiva dellā8 agosto 1956, poco distante dalla cittĆ belga si consumĆ² uno degli incidenti minerari piĆ¹ gravi della storia: 262 i morti, tra cui 136 immigrati italiani.