L’Amazonia raccontata negli scatti di SebastiĆ£o Salgado in mostra a Milano

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Dal 12 maggio al 19 novembre 2023Ā apre al pubblico la mostra fotograficaĀ AmazĆ“niaĀ diĀ SebastiĆ£o Salgado, presso la Fabbrica del Vapore a Milano. Con oltre 200 fotografie esposte, AmazĆ“nia ĆØ unā€™immersione totale nella foresta amazzonica, invitando chi la guarda a riflettere sulla necessitĆ  di proteggerla.

La mostra ĆØ promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, da Fabbrica del Vapore e Contrasto in collaborazione con Civita Mostre e Musei e General Service Security, curata da LĆ©lia Wanick Salgado, compagna di viaggio e di vita del grande fotografo.

SebastiĆ£o Salgado, AmazĆ“nia.Ā Scatti del paesaggio e delle popolazioni indigene per sollecitare una riflessione sulla necessitĆ  di proteggere questo patrimonio naturalistico e culturale

SebastiĆ£o Salgado mostra Milano
Ā© SebastiĆ£o Salgado | SebastiĆ£o Salgado. AmazĆ“nia

La mostra di SebastiĆ£o Salgado si sviluppa attorno a due temi: le fotografie di ambientazione paesaggistica e le fotografie delle popolazioni indigene. Il primo gruppo ĆØ rappresentato dalle sezioniĀ Panoramica della foresta,Ā in cui si presenta al visitatore lā€™Amazzonia vista dallā€™alto,Ā I fiumi volanti, una delle caratteristiche piĆ¹ straordinarie e allo stesso tempo meno conosciute della foresta pluviale,Ā Tempeste tropicali,Ā Montagne,Ā La foresta, un tempo definita ā€œInferno Verdeā€, ora proposta agli occhi dello spettatore come uno straordinario tesoro della natura, eĀ Isole nel fiume, lā€™arcipelago che emerge dalle acque del Rio Negro.

Il secondo gruppo di immagini della mostra AmazĆ“nia ĆØĀ dedicato alle diverse popolazioni indigeneĀ immortalate da Salgado nei suoi numerosi viaggi: dagli AwĆ”-GuajĆ”, che contano solo 450 membri e sono considerati la tribĆ¹ piĆ¹ minacciata del pianeta, agli YawanawĆ” che hanno ripreso il controllo delle proprie terre e la diffusione della loro cultura per reagire alla minaccia incombente della sparizione della loro etnia, fino ai Korubo, una delle tribĆ¹ con meno contatti esterni: proprio la spedizione di Salgado nel 2017 ĆØ stata la prima occasione in cui un team di documentaristi e giornalisti ha trascorso del tempo con loro.

Nelle parole di SebastiĆ£o Salgado: ā€œQuesta mostra vuole ricreare lā€™ambiente della foresta amazzonica, che ho vissuto, documentato e fotografato per sette anni, dando la possibilitĆ  al visitatore di immedesimarsi e immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa sia nella quotidianitĆ  delle popolazioni native. Sono particolarmente felice di tornare conĀ AmazĆ“niaĀ ad esporre a Milano, la cittĆ  che ha dato sempre molto spazio al mio lavoro, offrendo ai cittadini lā€™occasione di vedere le immagini che sono una testimonianza di ciĆ² che resta di questo patrimonio immenso, che rischia di scomparire. AffinchĆ© la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione,Ā spetta a ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla sua tutelaā€.

La visita ĆØ accompagnata da una traccia audio composta appositamente per lā€™allestimento della mostra AmazĆ“nia daĀ Jean-Michel Jarre e ispirata ai suoni autentici della foresta. Sono parte integrante dellā€™esposizione anche due sale di proiezione: in una ĆØ mostrato il paesaggio boschivo, le cui immagini scorrono accompagnate dal suono del poema sinfonico ErosĆ£o, opera del compositore brasilianoĀ Heitor Villa-LobosĀ (1887-1959); nellā€™altra sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con in sottofondo una musicaĀ  composta dal musicista brasilianoĀ Rodolfo Stroeter.

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