Newsha Tavakolian, And They Laughed at Me al Mudec

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L’artista iraniana Newsha Tavakolian è la protagonista della stagione invernale del Mudec Photo con la mostra fotografica And They Laughed at Me; prodotta in collaborazione tra Fondazione Deloitte, Deloitte Italia e  24 ORE Cultura.

Dal 13 dicembre al 28 gennaio 2024, l’esposizione è curata da Denis Curti e rappresenta la conclusione della prima edizione del Photo Grant di Deloitte e Fondazione Deloitte. And They Laughed at Me è infatti il progetto vincitore della sezione Segnalazioni.

Newsha Tavakolian mostra mudec photo
© Newsha Tavakolian, And They Laughed At Me. Portrait of a journalist in Tehran

Negli scatti di Newsha Tavakolian una testimonianza vivida di una società in continua evoluzione e delle lotte di coloro che la compongono

Newsha Tavakolian, nata a Teheran nel 1981, ha lavorato per strada come fotografa in momenti di apertura del suo paese, l’Iran, ma nei periodi di grande censura ha trovato e sperimentato modi alternativi per contribuire con il suo linguaggio artistico a documentare quei cambiamenti e quegli eventi che inevitabilmente continuano a plasmarci oggi.

And They Laughed at Me riflette sulla strategia di repressione militare iraniana finalizzata ad accecare le persone mediante proiettili di gomma. Questa misura distopica, spesso utilizzata dalla polizia per impedire la diffusione di informazioni, mira a prevenire che la popolazione sia consapevole di ciò che accade nella contemporaneità.

Il percorso espositivo svela la maturità narrativa delle immagini e la profonda carica umana del lavoro dell’artista; un vero e proprio manifesto che utilizza il linguaggio visivo per contrastare il terrorismo repressivo di un organismo politico che mira a sopprimere l’autodeterminazione individuale a vantaggio di fini totalitari. Le immagini di Newsha Tavakolian riflettono la sfida di interpretare la storia collettiva in un mondo in Iran segnato dall’oppressione politica.

Newsha Tavakolian mostra mudec photo
© Newsha Tavakolian, And They Laughed At Me.
A group of young women in Tehran resembling a mountain. (2020)

Le sue fotografie sono cariche di interrogativi e mettono in evidenza il conflitto tra la società imposta e il desiderio di cambiamento individuale. Emerge fortemente come la paura indotta dalle decisioni politiche iraniane abbia trasformato la stessa organizzazione sociale in una minaccia per l’ordine costituito. Nel contesto di questa realtà oppressiva, le opere in mostra rappresentano una voce coraggiosa che si oppone a un destino ineluttabile, combinando elementi tipici del reportage e composizioni concettuali che rivelano il dramma dell’oppressione e finiscono per tracciare un cammino rivoluzionario verso la libertà, ispirato dall’unione di tante anime coraggiose.

Con oltre 70 opere tra immagini d’archivio, scatti inediti e fotogrammi, la mostra And They Laughed at Me testimonia visivamente e racconta il volto drammatico dell’oppressione in Iran, dal 1996 ad oggi. L’obiettivo della macchina fotografica di Newsha Tavakolian si “sostituisce agli occhi seviziati” dei suoi connazionali. Le sue immagini, pregnanti di carica umana, riescono ad amplificare la voce, a lungo soffocata, di tutti coloro che hanno subito questa repressione e violenza.

Newsha Tavakolian, una narrazione evocativa che cattura le delicate emozioni degli esseri umani

Newsha Tavakolian mostra mudec photo
© Newsha Tavakolian, And They Laughed At Me.
After the death of my father in 2019 a young hawk came to my window every day for 6 months

Newsha Tavakolian (Teheran, 1981), membro di Magnum Photos, è una fotografa, artista visiva ed educatrice iraniana nota per il suo lavoro che documenta la condizione umana. Newsha Tavakolian ha iniziato la sua carriera nella fotografia in giovane età, diventandone una figura di spicco. La sua fotografia è caratterizzata da una narrazione evocativa e dall’attenzione a catturare le delicate emozioni che ci modellano come esseri umani. Ha trattato una vasta gamma di argomenti, dalle sfide affrontate dalle donne in Iran e nel mondo, alle conseguenze delle tensioni nelle zone di conflitto. Il suo lavoro spesso combina l’arte con il documentario, confondendo i confini tra realtà e immaginazione.

Nel corso della sua carriera, Newsha Tavakolian ha ricevuto numerosi premi, come il Carmignac Gestion Award, il Prince Claus Award e numerosi premi fotografici internazionali. Le sue fotografie sono state esposte in prestigiose mostre in tutto il mondo. Tra gli altri, il lavoro di Newsha Tavakolian ha trovato posto nelle collezioni private di istituzioni internazionali, tra cui il Victoria & Albert Museum, il Los Angeles County Museum of Art (LACMA), il British Museum, la Sackler Gallery e il Boston Museum of Fine Art. Nel 2019 Newsha Tavakolian ha realizzato il suo primo cortometraggio “For the Sake of Calmness”. Attualmente si sta preparando per la produzione del suo primo lungometraggio in Iran e Romania.

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