Carla Accardi. L’omaggio del Palazzo delle Esposizioni nel centenario della nascita

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Nel centenario dalla nascita, il Palazzo delle Esposizioni celebra a Roma Carla Accardi (Trapani 1924-Roma 2014). Dal 6 marzo al 9 giugno 2024, una grande mostra antologica che per il numero e l’importanza delle opere esposte si configura come la più esaustiva sino ad ora dedicata all’artista.

Carla Accardi mostra roma palazzo esposizioni
Carla Accardi, Grande dittico, Collezione privata, Vicenza © Carla Accardi by SIAE 2024

Promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, la mostra è ideata, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo e realizzata con la collaborazione dell’Archivio Accardi Sanfilippo e con il sostegno della Fondazione Silvano Toti. La cura dell’esposizione e del catalogo è affidata a Daniela Lancioni e Paola Bonani, curatrici dell’Azienda Speciale Palaexpo.

Carla Accardi, rivoluzionaria protagonista della cultura visiva del secondo novecento

Figura di assoluto rilievo, della Accardi è stata per oltre mezzo secolo protagonista della cultura visiva italiana e internazionale. Attraverso la sua pittura ha contribuito in maniera rilevante alla nascita e allo sviluppo di nuovi modi di intendere l’opera d’arte, dall’astrattismo dell’immediato dopoguerra all’informale, dalla pittura-ambiente a un’arte segnata dalle istanze del femminismo, fino alla rinnovata joie de vivre incarnata nei dipinti negli anni Ottanta e nei grandi dittici e trittici degli anni Novanta e Duemila.

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Carla Accardi, Tenda, 1965-1966, collezione privata © Carla Accardi by SIAE 2024

In mostra circa cento opere, datate dal 1946 al 2014, articolate in un percorso cronologico che include porzioni di allestimenti concepiti dalla stessa Accardi, dedotti dalla documentazione fotografica che ha consentito di ricostruire anche la sala personale alla Biennale di Venezia del 1988. Grazie a questi ‘innesti’, nel progettare la mostra è stato possibile affidarsi alla ‘scrittura espositiva’ dell’artista stessa, potendo così restituire l’estrema libertà con la quale concepì il rapporto tra opera e spazio, scardinando convenzioni e inaugurando nuove pratiche.

I capolavori sono stati scelti con l’idea sia dimettere in evidenza le fasi germinali nel lavoro di Carla Accardi, sia di presentare le opere nelle quali l’artista si è espressa con maggiore radicalità e che si sono rivelate seminali nel contesto nazionale e internazionale.

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