THE SQUARE: settima puntata con Fotografia Europea

THE SQUARE è la serie di Sky Arte prodotta e realizzata da TIWI e condotta da Nicolas Ballario che, con ospiti, servizi speciali e rubriche inedite, racconta la cultura contemporanea in tutte le sue forme. Appuntamento ogni due giovedì, in esclusiva dal 15 febbraio alle ore 20.40 su Sky Arte, in streaming solo su NOW e disponibile on demand.

Per la sua quarta stagione, si trasforma in ALL YOU CAN ART, un magazine dedicato interamente all’arte contemporanea: dopo aver raccontato la vita e il lavoro degli artisti fermi a casa durante il lockdown e dopo averli ospitati negli studi del programma, questa volta entra direttamente a casa loro. Grazie a una speciale collaborazione con il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, in ogni puntata Nicolas andrà alla scoperta di uno studio d’artista, per incontrare alcuni tra i principali protagonisti della creatività del nostro tempo nello spazio in cui la loro arte nasce e prende forma.

Non mancheranno però gli ormai consueti racconti dalle mostre di tutta Italia, per conoscere e comprendere l’arte contemporanea e i suoi protagonisti, e l’agenda per rimanere sempre aggiornati sugli appuntamenti imperdibili in corso e futuri, il tutto in una cornice grafica completamente rinnovata, carattere distintivo del programma che da sempre racconta l’arte in modo pop e fuori dagli schemi.

Nella settima puntata di giovedì 9 maggio THE SQUARE farà visitare Fotografia Europea, festival internazionale di fotografia che si svolge ogni anno a Reggio Emilia; i ritratti realizzati da Guido Harari nella mostra HARARI / ITALIANS alla Fondazione Ferrero di Alba; e la mostra dedicata all’artista Jean Cocteau alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.

Il settimo studio visit ci farà scoprire un angolo d’Oriente nel pieno centro storico di Roma, nello studio di Isabella Ducrot. Nata a Napoli ma romana d’adozione, predilige il tessuto per le sue opere, perché, come ci racconta lei stessa, in un’epoca in cui tutto è usa e getta, utilizzare il tessuto e il rammendo ha un suo peso. Attiva nel mondo dell’arte fin dagli anni ’50, ci tiene però a sottolineare come sia stata “scoperta” solo pochi anni fa, a novant’anni – un evento che l’artista sente come un invito a vivere il presente come “un dono ineffabile”.