A meno di un anno dalla riapertura del 2024, il Borgo dei Conti Resort amplia la propria geografia, inaugurando a maggio del 2025 la nuova Colonica: un edificio del primo Novecento che arricchisce di 19 camere e suite la tenuta adagiata nella campagna umbra. Un’integrazione misurata, in continuità con il meticoloso progetto di ristrutturazione conservativa del resort, seguito a partire dal 2022 dallo studio milanese Spagnulo & Partners.
Anche nella Colonica, come nel resto del complesso, ad accompagnare il passo degli ospiti sono i pavimenti in legno biocompatibile di Fiemme Tremila, scelti per la qualità, la salubrità del prodotto e la competenza tecnica dell’azienda.
Borgo dei Conti Resort – parte di The Hospitality Experience, collezione di hotel e resort italiana di proprietà e gestione della famiglia Babini – si innesta in un contesto antico, a pochi chilometri da Perugia. I primi insediamenti risalgono al XIII secolo e sono riconducibili a una fortezza che a metà Ottocento si trasforma nella residenza nobiliare del Conte Lemmo Scotti, tra i principali pittori umbri del periodo. Oggi ospita una costellazione di luoghi all’interno di un parco secolare di 16 ettari che accoglie: la Villa e la Colonica – con lobby, spazi comuni e 40 tra camere e suite –, due indirizzi gastronomici, il Ristorante Cedri e l’Osteria del Borgo, l’infinity pool e la Spa anti-age, oltre al piccolo rifugio Casa della Contessa e, nel belvedere, il cinema all’aperto.
Grazie al lavoro filologico di Spagnulo & Partners, il territorio e i suoi codici storico-artistici sono ora radicati nel DNA del resort: la natura è stata eletta a paradigma prospettico e cromatico; la scuola pittorica umbra del Rinascimento ha offerto il vocabolario stilistico, per proporzioni, texture e colori; la cultura materiale dell’Umbria ha guidato la selezione di elementi e finiture, mentre il saper fare artigiano ha orientato il metodo di lavoro.
In questa grammatica progettuale, il legno si fa struttura, cultura e memoria. Per l’intero intervento è stata scelta la stessa essenza: Ricco, della collezione Boschi di Fiemme di Fiemme Tremila.
Un rovere senza tempo che, già nel nome, evoca la ricchezza del bosco, evidente nelle sfumature brillanti e spontanee di questo caldo legno color caramello, leggermente anticato, percorso da venature tabacco e animato da nodi profondi. La cui complessità cromatica ricorda quella del paesaggio umbro e dell’arte che ne è stata ispirata.
La Villa, nelle stanze più generose – come la Suite dei Conti, di circa 170 metri quadrati –, integra tutti e tre gli schemi di posa: il risultato sono tappeti lignei di volta in volta diversi per ritmo e per colore, grazie anche alla stonalizzazione naturale del legno, trattato esclusivamente con olio Fiemme Tremila BioPlus. In queste suite, le quadrotte definiscono le zone living e lounge, la spina italiana l’area notte, mentre le plance a correre sono posate in bagno, affiancate da inserti in cotto artigianale colorato in pasta. Le altre camere della stessa struttura adottano la spina italiana per la sua chiarezza compositiva. Negli spazi comuni si articolano i decori delle quadrotte, con o senza bindello, incorniciate da fasce perimetrali in cotto color sabbia. I corridoi sono attraversati da plance marcate da fasce laterali in pietra serena.
Nella Colonica, a terra domina il legno di Fiemme Tremila, posato a spina nelle camere e a correre nei corridoi, bordato da fasce perimetrali sempre in legno, ma in essenza più scura. Quattro suite sono state realizzate con quercia toscana di recupero, valorizzando una materia prima già vissuta. Ricco riveste anche le scale interne delle suite che conducono ai soppalchi: leggere strutture metalliche con parapetti in vetro lasciano emergere la matericità delle alzate e dei gradini a contrasto.
«Borgo dei Conti è un progetto per noi particolarmente significativo – spiega Marco Felicetti, AD di Fiemme Tremila – sia per l’ampiezza dell’intervento, oltre 2.600 metri quadrati di superficie, sia per il livello di personalizzazione richiesto. Abbiamo apprezzato la possibilità di collaborare con realtà di valore e la sensibilità dimostrata verso un tema per noi centrale: la salubrità degli ambienti, garantita dalla biocompatibilità dei nostri legni».