Odyssey: a Palermo l’omaggio ai migranti di Ai Weiwei

Pubblicità

Ha aperto i battenti il 23 aprile Odyssey, l’installazione realizzata da Ai Weiwei per lo spazio espositivo di ZAC – Zisa arti contemporanea di Palermo, un’opera site-specifica che occupa l’intera superficie dell’area per circa 1000 metri quadrati.

Un’istallazione che si pone a conclusione di un progetto di ricerca sui rifugiati e sui campi profughi nel mondo, avviato nel 2015 dal grande artista cinese che vive e lavora tra Berlino e Pechino. Il progetto è promosso da Amnesty International Italia nell’ambito della XXXII Assemblea generale di Amnesty International Italia e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo.

Un lavoro a cavallo tra la storia delle migrazioni e l’infanzia di Ai Weiwei

Odyssey, è il risultato di un’indagine attenta che, partendo dallo studio dei primi spostamenti di massa degli esseri umani che risalgono al Vecchio Testamento, analizza la cornice storica, politica e sociale in cui la “crisi dei rifugiati”, che rappresenta il focus della sua ricerca, si sviluppa.

Ai-Weiwei Odyssey Palermo 1

Un progetto di ricerca che ha radici profonde nella storia personale di Ai WeiWei. “Ho pensato alla mia esperienza come rifugiato” spiega l’artista “Quando sono nato, mio padre, Ai Qing, è stato denunciato come nemico del partito e del popolo. Siamo stati mandati in un campo di lavoro in una regione remota lontano da casa […] È un’esperienza terribile essere considerato straniero nel tuo paese, nemico della tua gente e delle cose che più mio padre amava»

Il suo interesse per lo studio delle  migrazioni nasce nel 2011, anno in cui l’artista cinese viene arrestato, ma si concretizza solo nel 2015 quando gli viene restituito il passaporto e la possibilità di viaggiare fuori dalla Cina per visitare i campi profughi di diversi paesi, tra cui Grecia, Turchia, Israele, Gaza, Afghanistan e Messico. Nel 2016 Weiwei condensa la sua esperienza girando un documentario sulla situazione mondiale dei rifugiati.

Una lunga ricerca iconografica tra social, viaggi e visite in giro per il mondo

Ai Weiwei, da sempre impegnato tra attivismo politico e ricerca artistica, è oggi l’artista cinese più famoso nel mondo e nel 2015 è stato nominato Ambasciatore della Coscienza di Amnesty International.

Ai-Weiwei Odyssey Palermo 1

L’artista realizzato per Palermo un’istallazione di straordinaria forza, composta attraverso una lunga ricerca iconografica alimentata da immagini tratte dai social media e dal materiale da lui raccolto nel corso dei suoi viaggi e durante le visite nei campi profughi, organizzato secondo stilemi che si ispirano agli elementi grafici e compositivi delle antiche civiltà.

Con l’utilizzo di sei diversi motivi decorativi, l’installazione Odyssey traduce in veste grafica le immagini raccolte in questi anni di ricerca. Immagini allo stesso tempo terribili, per la forza contenuti, e accattivanti, per la pulizia della forma.

Leggi anche: “Mirò! Sogno e Colore” A Bologna una grande retrospettiva sul pittore spagnolo

- Pubblicità -
Pubblicità