Marino Marini in mostra a Milano allo Studio Guastalla

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Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea ospita a Milano dal 14 marzo al 14 aprile una mostra dedicata a Marino Marini, l’artista che più ha segnato la fortuna dell’arte italiana del novecento a livello internazionale e, nello stesso tempo, la storia della galleria, circa quaranta tra sculture, dipinti, disegni e incisioni e litografie, principalmente databili tra gli anni ’40 e ’50.

Con questa mostra Studio Guastalla celebra un sodalizio tra l’artista e la galleria, che si snoda lungo tutta la sua carriera, dalla prima mostra di un giovane Marino Marini, che in vacanza con la famiglia a Livorno espone una sua incisione a Bottega d’Arte, della famiglia Belforte-Guastalla, all’ultima mostra dell’anziano scultore, nel 1979, sempre a Livorno, presso la galleria di Guido e Giorgio Guastalla, suoi mercanti ed editori di grafica e nonché autori del catalogo ragionato delle litografie e incisioni.

Marino Marini. Sculture, dipinti, grafica

Nel corso della seconda metà del novecento Marino Marini è diventato una sorta di leggenda vivente. Nel pieno della sua maturità di artista, nel 1950, il gallerista americano Curt Valentin organizza una sua mostra importante a New York, e il grande collezionismo americano scopre uno stile essenziale, in cui arcaismo e contemporaneità, memorie etrusche e stilizzazione modernista, “stilismi picassiani e forme elementari delle antiche civiltà mediterranee” convivono in opere che parlano un linguaggio universale e seducente.

Tale è la fortuna di Marino Marini in America che sue opere “recitano” in film famosissimi come Sabrina di Billy Wilder, il regista che presta un suo personale “Piccolo cavaliere” del ’47 per la scena in cui Humphrey Bogart corteggia Audrey Hepburn; Indovina chi viene a cena di Stanley Kramer, Provaci ancora Sam di Woody Allen (e di nuovo un bronzo di Marini fa da sfondo a un corteggiamento tra Allen e Diane Keaton).

Giganti dell’economia e dell’arte come Nelson Rockefeller e Igor Stravinskij chiedono a Marino Marini di ritrarli, e mentre sue opere sono al Moma, da Peggy Guggenheim a Venezia, e nei maggiori musei svizzeri, le più blasonate riviste dell’opera, da Life a Newsweek a New York Times gli dedicano ampli servizi, mentre la leggendaria modella e fotografa Lee Miller posa davanti a sue sculture per Vogue.

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