Camelia: caratteristiche e cura della pianta

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L’inizio della primavera, tra marzo e aprile, è il momento dell’anno in cui la camelia fiorisce: i boccioli e i cespugli cominciano proprio ora a trionfare nei giardini. Tra i primi fiori a sbocciare, sono amate proprio perché danno del colore mentre tutto il resto è ancora in attesa.

Le camelie sono fiori relativamente facili da coltivare, e si possono tenere sia in vaso che in giardino. Ecco le principali specie, i significati che vengono dati alla pianta, e qualche consiglio per prendersene cura.

Camelia: la pianta e la sua storia

La camelia è una pianta della famiglia delle Theaceae, originaria delle zone tropicali dell’asia. Il nome italiano fu scelto da Linneo, ed è la latinizzazione del nome del botanico che importò la pianta dal Giappone: il missionario gesuita Georg Joseph Kamel. Nella sua forma originale, trovato in Cina e in Giappone, è un arbusto legnoso splendido e che può crescere oltre i dieci metri di altezza, e che produce un legno molto duro.

Per quanto riguarda i fiori, possono essere di forma e colori molto diversi, a causa della grande selezione genetica fatta sulla pianta della camelia nel secolo scorso.

In Italia è molto diffusa nelle zone dei laghi prealpini e in Piemonte, dove si trovano molti boschetti utilizzati per la raccolta di boccioli. La pianta ama i terreni acidi, che in Italia si trovano naturalmente in Lucchesia, dove la pianta è stata coltivata sin dal XVIII secolo, e ora si tiene la manifestazione annuale “Antiche camelie della Lucchesia”.

Camelia Japonica

Camelia Japonica

La Camelia japonica, conosciuta anche come camelia comune o camelia giapponese, è una delle specie più conosciute e diffuse della camelia. Quella selvatica si trova in Cina, Taiwan, Corea del Sud, e Giappone e cresce nelle foreste, ad altitudini tra i 300 e i 1.100 metri.

La camelia japonica presenta foglie lucide dal colore verde scuro e a forma ovale. I fiori possono essere di vari colori o sfumature, che vanno dal bianco, al rosa, al rosso, al porpora. Anche le forme sono variabili: possono essere aperti o appiattiti, semplici o doppi, e generalmente sono privi di profumo. La specie può essere coltivata all’aperto, ad eccezione delle zone dal clima freddo. La fioritura va da febbraio a maggio.

Camelia Sasanqua

Camelia Sasanqua

Un’altra varierà particolarmente diffusa è quella della Camelia Sasanqua. Ha delle forme particolarmente eleganti e parecchie varietà. I cespugli sono fitti e possono raggiungere facilmente molti metri d’altezza. I fiori sono semplici e hanno 6-8 petali e hanno prevalentemente colori chiari, che vanno dal bianco al rosa al rosso chiaro. A differenza della Camelia japonica, la camelia sasanqua è meno delicata, adatta a climi più caldi, e fiorisce da novembre a marzo.

La varietà viene dal Giappone, e il nome originario è Sazankwa, che significa “fiore del tè della montagna” o “tè dai fiori di susino”, ed ha avuto grande valore economico sin da tempi antichi, grazie ai suoi usi in campo alimentare e cosmetico. In Italian, molti giardini storici si trovano in Toscana, soprattutto nella Lucchesia e nella provincia di Firenze.

Camelia: il significato della pianta

La pratica dell’assegnare un significato ai fiori è una pratica che si è sviluppata nell’Occidente nell’ottocento. La florigrafia, o linguaggio dei fiori, fu un modo di comunicazione molto diffuso e ora quasi dimenticato.

Nel linguaggio dei fiori, la camelia esprime, in generale, sentimenti di stima, così come la qualità di una bellezza perfetta e discreta, non esibita. Il fatto che il fiore non perda i petali è stato associato alla fermezza e determinazione di persone dalla mente e personalità solide, che sanno affrontare la vita e i sacrifici con integrità, senza lasciarsi ostacolare, e sono quindi degne di ammirazione.

Ma non solo il fiore in sé, ma anche il colore è portatore di significato. Per quanto riguarda la camielia, il significato del bianco è stima, ammirazione e gratitudine; il rosa è simbolo di desiderio di avere qualcuno più vicino.

Camelia rossa

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La camelia rossa è tra le più apprezzate e popolari, soprattutto da regalare. Rappresenta sentimenti viscerali, una passione profonda. È il simbolo di un’amore che ha una componente sia romantica che erotica, e la fermezza di combina ai sentimenti, esprimendo la volontà di affrontare sacrifici e ostacoli. Un amore maturo, capace di sopravvivere alle avversità. È un fiore perfetto da regalare, magari in momenti difficili o ad una persona lontana.

Come coltivare la camelia in vaso

Per prima cosa, il terreno: le camelie sono piante resistenti che hanno bissogno di terriccio dal pH acido o almeno neutro, e non particolarmente ricco. Un buon accorgimento è arricchire il terriccio con la sabbia, e svuotare spesso i sottovasi, dato che la camelia non ama i ristagni acquosi, che possono far marcire le radici e quindi impedire alla pianta di avere il nutrimento necessario.

Una volta acquistata, mettete a camelia in un vaso abbastanza capiente, e poi rinvasatela ogni due anni. Un’altra cosa da fare periodicamente è il tenere la crescita della camelia sott’cchio e potare i rami vecchi all’inizio della primavera, in modo da stimolare la crescita di nuove gemme.

Dove tenerla? Di norma, evitate le zone soleggiate: è una buona idea tenere la pianta nella penombra. La camelia è infatti un fiore relativamente delicato, e il sole estivo potrebbe bruciarne le foglie.

Vedi anche: Orchidea: come curarla in casa

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