Rembrandt, un autoritratto giovanile all’Accademia Carrara di Bergamo

In copertina: Rembrandt van Rijn, Autoritratto Giovanile, 1628 circa, olio su tavola. Rijksmuseum, Amsterdam

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Fino al 17 ottobre l’Accademia Carrara di Bergamo ospita il progetto espositivo Rembrandt in una storia meravigliosa. Un’appuntamento imperdibile in occasione del prestito dell’Autoritratto giovanile (1628 circa), capolavoro del maestro, da parte del Rijksmuseum di Amsterdam.

Pezzo forte della collezione olandese, e prestata sino a oggi raramente, l’opera è uno dei primi autoritratti in cui Rembrandt van Rijn (Leida 1606 – Amsterdam 1669) presenta il proprio volto al di fuori di un più ampio contesto narrativo.

Rembrandt in una storia meravigliosa. Il contesto e la fortuna del secolo d’oro della pittura olandese affiancato dalla storia del museo bergamasco e delle sue opere

Rembrandt in una storia meravigliosa affianca l’autoritratto del maestro olandese con alcuni dipinti parte della collezione Carrara realizzati da allievi e seguaci di Rembrandt, fiamminghi e italiani. Un percorso che non si limita a dare conto del contesto e della fortuna del secolo d’oro della pittura olandese, ma racconta la storia del museo bergamasco e delle sue opere.

Un vero e proprio tributo a Rembrandt, con due approfondimenti. Nella bottega di Rembrandt che si concentra su un nucleo di opere di suoi allievi (Gerbrandt van den Eeckhout, Dirck Dircksz van Santvoort, Nicolaes Maes). E La fortuna europea dell’artista olandese, che ricorda i pittori ispirati dal maestro tra Sei e Settecento (Giuseppe Nogari, Bartolomeo Nazari, Giovanni Benedetto Castiglione).

Le opere della collezione Carrara sono rilette in una chiave nuova e con un respiro internazionale. Uno sguardo inedito che diventa per il pubblico un momento di approfondimento nel restituire un’immagine sfaccettata e coinvolgente del museo.

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Rembrandt van Rijn, Autoritratto Giovanile, 1628 circa, olio su tavola. Rijksmuseum, Amsterdam

Infine, due interventi multimediali, a cura di NEO [Narrative Environments Operas], arricchiscono il percorso espositivo. Il primo è ambiente narrativo, proiettato nella sala audiovisivi, che si propone di restituire la figura Rembrandt, come artista e come uomo.  Un racconto in prima persona, elaborato a partire da ciò che è storicamente noto. In prossimità dell’Autoritratto giovanile, invece, il secondo contenuto multimediale ripercorre la vita del maestro mostrando i suoi autoritratti in sequenza. Occasione per apprezzare l’evoluzione del modo di rappresentarsi, tanto nella postura e nell’illuminazione, quanto nella resa materica.

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