Nouvelle Vague sul Tevere. Gli scatti di Raymond Cauchetier in una mostra diffusa a Roma

In copertina: © Raymond Cauchetier | Foto fuori dal set. Belmondo di fronte ad un cartellone: “Vivere pericolosamente, fino alla fine!”

Fino al 3 settembre le sponde del Tevere diventano una mostra a cielo aperto con le immagini della Nouvelle Vague del fotografo Raymond Cauchetier. Film entrati nel nostro immaginario come Fino all’ultimo respiro o Jules et Jim che rivono nel lavoro di uno dei più grandi fotografi di scena della fine degli anni ’50. Una mostra en plein air curata dal fotografo Francesco Zizola.

La punta dell’Isola Tiberina, vestita con gli scatti di Raymond Cauchetier, mette in scena e aggiorna la relazione sentimentale, ironica, e feconda che da sempre unisce parigini e romani. Non poteva essere che il linguaggio universale del cinema a far parlare la Ville Lumière nel cuore di Roma.

Roma-Parigi una programmazione congiunta che riunisce il pubblico romano e parigino

La Mostra è parte integrante del gemellaggio Roma-Parigi che dividono virtualmente lo stesso grande schermo. A Roma si terrà infatti la prima edizione di Nouvelle Vague sul Tevere; mentre a Parigi la prima edizione di Dolcevita-sur-Seine, festa romana di cinema, fotografia, teatro e musica sul Lungosenna. Una programmazione congiunta, dibattiti in duplex, incontri a distanza che riuniscono le rive dei due fiumi in una sola platea.

L’iniziativa è nata attraverso la collaborazione delle più importanti Istituzioni dei due Paesi: l’Associazione Palatine di Parigi; il contributo del MIC del MAECI insieme all’Ambasciata di Francia in Italia; l’Ambasciata d’Italia in Francia;  Roma Capitale; Ville de Paris ed i rispettivi Istituti di Cultura.

Nouvelle Vague sul Tevere. La freschezza, il cambiamento e l’avanguardia del cinema degli anni ’60 negli scatti di Raymond Cauchetier

Nouvelle Vague sul Tevere è la prima mostra in Italia dedicata al fotografo che più di ogni altro ha colto, fin dall’inizio, la freschezza e il cambiamento dell’avanguardia cinematografica esplosa negli anni Sessanta. A un anno dalla sua scomparsa, l’Isola del Cinema accoglie la mostra La Nouvelle Vague di Raymond Cauchetier, con immagini provenienti dagli archivi custoditi dalla moglie Kaoru Cauchetier. “E’ un grande onore per Raymond essere presentato a Roma. Ha sempre adorato l’Italia, considerata come una seconda patria” ha affermato la vedova, nell’accogliere la proposta.

Nato a Parigi nel 1920, Raymond Cauchetier ha firmato gli scatti iconici di Jean Seberg e Jean-Paul Belmondo sugli Champs-Élysées in À bout de souffle o la risata di Jeanne Moreau che corre sul ponte con Jules et Jim. Fotografo di scena di Godard, Truffaut, Demy, Rozier e Chabrol, Cauchetier seppe meglio e prima di tutti guardare l’insolenza di una generazione nuova, capace di irrompere ancora oggi nel cinema e nell’immaginario collettivo. La mostra è accompagnata da testi di Sam Stourdzé, direttore di Villa Medici, e Thierry Valletoux, fotografo e amico di Cauchetier. L’allestimento sull’isola Tiberina è stato curato dal fotografo Francesco Zizola.

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