Cirque du Soleil: Kurios – Cabinet of Curiosities

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Non è la prima, e non sarà l’ultima, ma ogni volta l’arrivo del Cirque du Soleil nel nostro Paese è un evento al quale è difficile resistere. Come ha confermato il parterre d’eccezione che ha approfittato della Opening Night (da Christian De Sica e Alessandro Preziosi a Luca Zingaretti, Luisa Ranieri, Mara Venier, Caterina Guzzanti, Caterina Balivo o Bianca Guaccero) e gli oltre 130mila biglietti venduti prima ancora che si aprissero le porte del Grand Chapiteau di Kurios – Cabinet of Curiosities. Uno spettacolo incredibile quello presentato da Show Bees e Vivo Concerti, che di nuovo, come sempre, giustifica ogni superlativo si possa usare per la celebre compagnia canadese, che in questa occasione sarà in scena a Roma fino al 29 aprile, per poi spostarsi a Milano – dal 10 maggio al 25 giugno – prima di proseguire con la sua tournée europea.

Un tour che parte da lontano e che – soprattutto dietro le quinte – nasconde molti segreti, molti di più di quelli che si possono intuire ammirando la magia che questi incredibili artisti riescono a creare sul palco, e soprattutto sopra di esso, visto che numeri come quelli della Bicicletta aerea, del Mondo capovolto, dei “gemelli siamesi” e della Acro rete ampliano lo spazio rappresentativo fino alla sommità del tendone tanto quanto quello della nostra fantasia.

Dobbiamo imparare a chiudere gli occhi e sognare” per scoprire l’incanto che si nasconde sotto la superficie della nostra realtà, come dice il Cercatore protagonista della storia messa in scena, convinto che esista un mondo nascosto e invisibile dove le idee più folli e i sogni più grandiosi ci attendono. Ma sarà bene che li teniate bene aperti per scoprire gli “universi paralleli” che si intrecciano sul palcoscenico realizzato dal regista Michel Laprise, composto di 160 pannelli indipendenti, ma volutamente uno dei più bassi della storia del Cirque per consentire una maggiore vicinanza con il pubblico.

Che, abituato a ben altri multiversi – tanto di moda, ultimamente – farà bene a seguire il consiglio di Rachel Lancaster, dal 2016 Direttore Artistico e responsabile di questa 35° creazione del ‘Circo’ (nata qualche anno prima della sua realizzazione, nel 2014), che invita tutti ad abbandonarsi al viaggio costruito per loro, per aiutarli a “dimenticare il mondo esterno”. E come spesso accade, dietro alla realizzazione di un sogno c’è un lavoro meticoloso e ininterrotto, come quello che si percepisce sgattaiolando nel backstage della tenda artisti alle spalle della turbina dove sono posizionati i musicisti che suonano dal vivo durante tutto lo spettacolo.

Cirque du Soleil: Kurios – Cabinet of Curiosities, gli oggetti di scena

Una Camera delle Meraviglie dentro l’altra, in un gioco di scatole cinesi che rivela la grande professionalità e arte di attrezzisti, tecnici e costumisti, oltre che degli acrobati che provano sul tappeto della piccola palestra ricavata tra il salottino dove si rilassano tra un numero e l’altro, e da dove possono osservare in diretta su uno schermo televisivo quanto accade sul palco, e i tavoli della sartoria, organizzata dall’italiana Gaya Mugnai, che dalla mattina alla sera si occupa di lavare, asciugare, stirare, controllare, rammentare, aggiustare i 100 abiti dei 49 artisti impegnati e gli oltre 8000 tra parrucche, scarpe, cappelli, baffi posticci e via dicendo. “I vestiti hanno un ciclo di vita corto, essendo stra-usati, per cui dobbiamo continuamente provare quelli nuovi, sistemarli – racconta la ‘Assistente di Guardaroba’. – Alcuni costumi poi sono composti di più parti, anche 10 o 20, tra cambi e sostituzioni, a parte quello dell’Accordion Man, l’uomo fisarmonica, che richiede una settimana di lavoro di una persona, costretta a cucirlo dall’interno, origami fatto del materiale usato come sostegno interno delle scarpe, o il Microcosmos indossato da Mathieu Hubener, che pesa 10 chili e necessita una imbragatura interna per sostenerlo”.

Il design originale è sempre quello del canadese Philippe Guillotel, Premio César e costume designer delle cerimonie di apertura delle Olimpiadi invernali di Albertville e del 50° Festival di Cannes. Ma “tutto lo spettacolo è una espressione dello SteamPunk, dell’esplosione tecnologica di inizio 900, e della possibilità di raggiungere altri mondi, alla Jules Verne, per capirsi”, continua la Mugnai, alla quale fa eco la Lancaster: “Si svolge nel 1905, in piena rivoluzione industriale, e durante lo show troverete molti riferimenti al periodo e alle nuove invenzioni, dal telegrafo all’elettricità e il motore a vapore, oltre a tanti oggetti che fanno parte della nostra vita utilizzati in maniera diversa”.

426 oggetti, per la precisione, sebbene non proprio “comuni”, visto che il Teatro di mani viene proiettato su una mongolfiera con uno schermo di oltre 4 metri di diametro e che il numero di Cortonsionismo si svolge su una incredibile mano meccanica di 340 chili, composta da un guscio in fibra di vetro ed è azionata da due persone tramite un meccanismo di pedali e ingranaggi. Per non parlare del treno in alluminio e vinile che compone il costume di 19 metri del sig. Microcosmos che domina l’atto iniziale Chaos Synchro 1900 e al quale seguono il Carillon Duo, il Circo invisibile, l’emozionante Rola Bola, l’incredibile Acro Rete (che vedete nel video di seguito) ispirato ai marziani di Georges Méliès, oltre a molti altri, anche già citati, fino all’affollata conclusione di Banquine.

Un susseguirsi di numeri, di racconti, di personaggi e di sorprese, una sfida continua alla gravità e alle aspettative del pubblico, che faranno bene a essere alte in questo “omaggio alla fantasia e alla curiosità” che alla fine vi farà sentire la mancanza di Klara e la sua gonna-antenna fatta di anelli hula-hoop (ispirata al Metropolis di Fritz Lang), degli immaginari Curiosistani o gli imperfetti e naive assistenti del Cercatore, Kurios Winch e Kurios Plunger. E, forse, di tornare a vederlo di nuovo, per cogliere ogni volta nuovi dettagli e vivere nuovi sogni.

  • Si consiglia di visitare il sito www.cirquedusoleil.com/kurios
  • Per ulteriori informazioni: www.vivoconcerti.com e www.showbees.it
  • Biglietti disponibili su www.ticketone.it
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