ALBERTO BURRI Reloaded, 5 opere del maestro umbro a Bologna

In copertina: Alberto Burri, Nero con punti, 1958, stoffa, acrilico su tela, cm. 200x128 (part.)

A Bologna CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol, dal 7 ottobre 2022 al 21 gennaio 2023 presenta un’importante mostra dedicata ad Alberto Burri. Esposizione che restituisce al pubblico, dopo un‘assenza prolungata, una delle opere più significative tra i “Sacchi”: Nero con punti del 1958.
 
Il progetto artistico intitolato ALBERTO BURRI Reloaded è curato da Ilaria Bignotti e si sviluppa nelle due sedi bolognesi di CUBO: Porta Europa e Torre Unipol. La mostra si avvale poi della collaborazione di Tornabuoni Arte; per il prestito di quattro opere poste in dialogo con Nero con punti.

“Nero con punti”, una delle opere più significative di Alberto Burri torna visibile dopo un lungo e importante restauro

In Porta Europa viene esposto Nero con punti, lavoro pittorico di grandi dimensioni del 1958, patrimonio del Gruppo Unipol. L’opera torna visibile dopo un lungo restauro condotto da Muriel Vervat in collaborazione con l’Area ricerche per il restauro del Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR di Firenze. Operazione di enorme complessità, che ha richiesto oltre due anni di lavoro, realizzata con innovative tecniche green di biorestauro. Proprio il restauro costituisce il cuore del progetto espositivo; consentendo di approfondire attraverso video, materiali didattici e interventi di esperti, alcuni degli aspetti fondamentali della conservazione delle opere d’arte.

Il percorso prosegue poi nella sede di CUBO in Torre Unipol; qui sono esposti in un ideale dialogo altre quattro opere di Alberto Burri: Catrame, 1950 (olio e catrame su tela, cm 65 x 80), Muffa, 1951 (olio e pietra pomice su tela, cm 65 x 80), Senza titolo, 1952 (olio, vinavil, sabbia, sacco e collage su tela, cm 73,7×65,1), Catrame, 1950 (olio, catrame, sabbia su tela, cm 92 x 110).

 

“Una mostra fatta di scoperte a partire dalla monumentale opera al nero; scoperte che proseguono alla Torre Unipol con altri quattro lavori emblematici – evidenzia la curatrice Ilaria Bignotti – Due di questi afferiscono al ciclo dei Catrami, entrambi datati 1950, scelti, nel percorso espositivo, per il dialogo che intessono con il grande Nero con punti, a partire dal problema della stratificazione e della composizione dei materiali.”

“È ancora il nero a essere quinta massacrata dalle stratificazioni materiche biancastre, nell’opera Muffa del 1951, che ribadisce la battaglia tra magma e composizione; nell’opera di un anno successivo, il Senza titolo del 1952, ecco il sacco, assieme alla sabbia, al vinavil, al collage di altri materiali ancora, a provare a cucire il campo, a rimettere ordine tra i misteri della materia che Burri, così sapientemente, cuce e intesse, manipola e infuoca”.

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