Gustave Courbet: 10 cose da sapere su di lui e sulle sue opere

Foto di copertina: Creator:Felix Nadar, Public domain, via Wikimedia Commons

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Gustave Courbet è un pittore francese, simbolo del realismo artistico. Cominciò ad avvicinarsi all’arte formandosi da solo e mostrando sin da subito un innato amore per il vero.

Gustave Courbet

  1. Realismo. Negli anni ’50 dell’ottocento le opere di Courbet vennero rifiutate dalla giuria del Salon e fu così che lui stesso decise di organizzare una mostra che intitolò, provocatoriamente, Du réalisme. 40 dipinti e un catalogo che presto venne considerato come il manifesto del realismo stesso.
  2. La pittura erotica. Negli ultimi anni sessanta dell’Ottocento Courbet si dedica a una pittura decisamente fuori dal comune. Stiamo parlando della pittura erotica per la quale forse è maggiormente noto l’artista al giorno d’oggi. In realtà sin dai suoi tempi quest’arte fece parecchio scalpore e, anche se le sue opere non potevano essere esposte in pubblico, accrebbero la sua fama. Tra le più significative di questo filone vi sono L’Origine del Mondo, che vedremo meglio tra poco, e Il Sonno.
  3. La colonna Vendôme. Courbet non fu solo un artista ma anche un attivista politico, o almeno ci provò a battersi per quello che credeva. Tra le sue cariche vi fu anche quella di Presidente della Federazione per gli artisti, un’istituzione che si batteva per togliere la censura nel mondo dell’arte. Ma non fu certo questa la sua causa più nota. L’artista venne infatti dichiarato il colpevole della caduta della colonna di Vendôme, eretta da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria della battaglia di Austerlitz. Secondo Courbet però non era altro che un simbolo di oppressione e autoritarismo e propose di abbatterla. Non si sa bene se davvero ne fu il diretto responsabile ma di certo venne dichiarato tale quando venne abbattuta nel 1871. L’artista dovette pagarne i danni anche se la morte, causata dall’alcool nel 1877, non gli permise di pagare nemmeno la prima rata.

L’origine del mondo Courbet

4. L’opera. L’Origine del mondo di Courbet rappresenta, senza nessun filtro e anzi nel pieno rispetto dei canoni del realismo, l’organo genitale femminile.

5. Il significato. L’opera, oggi esposta al Musée d’Orsay, esprime appieno il suo significato nel titolo L’Origine del mondo. E’ proprio dalla donna, o meglio dal suo organi genitale infatti che ha origine la vita e quindi il mondo.

6. Il committente. L’opera venne commissionata da Khalil Bey, un diplomatico turco che aveva già un’altra opera scandalosa di Courbet, il Sonno. Si dice che il proprietario conservava l’opera appesa in bagno ma coperta da un drappo. Quando Bey fallì e l’opera venne venduta, anche in quell’occasione era nascosta perché considerata ancora troppo scandalosa. Questo senso di purezza seguì l’opera per molti anni tanto che venne anche nascosta dietro a un altro quadro dallo psicanalista Jacques Lacan. Solo nel 1955, quando divenne di proprietà del Musée d’Orsay, venne esposto senza drappi ne altre coperture.

7. La censura di Facebook. L’origine del mondo di Courbet non venne censurata solo durante gli anni dell’artista ma, nonostante la sua fama, anche in anni più recenti. Siamo infatti negli anni 2000 inoltrati e su Facebook è vietato postare immagini pornografiche ed è proprio così che il social blu ha definito l’opera. Il malcapitato è un insegnante francese, Frédéric Durand che però, dopo essersi visto disattivato l’account, ha deciso di dire la sua persino in tribunale sulla faccenda. La risposta del tribunale è stata una e una soltanto: Facebook ha sbagliato, un’opera d’arte non può essere un scusa per sanzionare!

Funerale a Ornans Courbet

Gustave Courbet, Public domain, via Wikimedia Commons

8. L’opera. Il funerale ad Ornans di Courbet raffigura un funerale di un semplice contadino in tutta la sua cruda realtà. Le figure infatti non hanno ornamenti poetici ma anzi rappresentano appieno la durezza della vita dei campi.

9. Il formato e la presa di posizione. Anche nella scelta del formato elle opere d’arte vi erano delle regole precise da seguire al tempo: le opere che potevano riempire tele più grandi erano solitamente dedicate a temi mitologici, religiosi e storici. La scelta dunque di Courbet di usare una tela di 314 x 663 cm per raffigurare un umile funerale contadino venne aspramente criticata da tutti o quasi.

Gustave Courbet opere

10. Opere. Infine ecco qui come sempre una breve selezione delle opere di Courbet.

  • Autoritratto con cane nero, 1842 Musee du Petir Palais Parigi
  • Dopopranzo a Ornans, 1848 Musee des Beaux Arts, Lilla
  • Gli spaccapietre, 1849, Opera distrutta nel 1945
  • Funerale a Ornans, 1849 – 1850, Museo d’Orsay, Parigi
  • Le Bagnanti, 1853, Musee Fabre, Montpellier
  • L’atelier del pittore, (L’Atelier du peintre), 1854-1855, Museo d’Orsay, Parigi
  • Ragazze sulle rive della Senna, 1856 Musee du Petit Palais, Parigi
  • Fanciulle sulla riva della Senna, 1857, Museo del Petit Palais, Parigi
  • Il Sonno, (Le Sommeil, noto anche come Les Dormeuses, Les Deux Amieso Paresse et Luxure), 1866, Museo del Petit Palais, Parigi
  • Jo, la bella irlandese, 1866, Metropolitan New York
  • L’origine del mondo, (L’origine du monde), 1866, Museo d’Orsay, Parigi
  • Veduta del lago al tramonto, 1874 Musee Jenish Vevey
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