Fondazione Palazzo Te, COMMON CLOUD. Tecnologie Corpi Democrazia

Pubblicità

COMMON CLOUD. Tecnologie Corpi Democrazia è un progetto di incontri, laboratori, performance, residenze legato alla ricerca e alla divulgazione dei linguaggi digitali che vede al centro della riflessione l’impatto e il potenziale delle tecnologie nella creazione di modelli di partecipazione e di cittadinanza attiva.

Particolare attenzione è rivolta alle arti performative e visive, attraverso una speciale attenzione alle modalità in between, ossia sulla soglia tra reale e virtuale, tra on e off-line, tra remoto e presenza.

Cinque territori, Milano, Gallarate, Mantova, Lodi e Verbania, e altrettanti centri culturali si uniscono dando vita a un hub transterritoriale, volto alla produzione di nuovi contenuti digitali. Attraverso azioni di empowerment dei territori, il progetto mira ad attivare percorsi di alfabetizzazione digitale e digital citizenship, ripensando il dispositivo tecnologico come strumento di prossimità.

Il 16 e 17 settembre il progetto arriva a Mantova nella prestigiosa sede di Palazzo Te con due giornate di talk e lecture per condividere i percorsi svolti nella prima fase di COMMON CLOUD. Si focalizzerà la discussione sul ruolo delle tecnologie nelle pratiche culturali e artistiche e sul loro potenziale come strumento a disposizione delle istituzioni culturali nella relazione e attivazione dei territori.

A partire dalle riflessioni nate nell’ambito della Scuola di Palazzo Te, quest’anno dedicata alla Conservazione Digitale col titolo Recording Giulio Romano: Shape & Surface, incentrata sulla formazione alle nuove tecnologie digitali come strumento di conservazione, studio e divulgazione del patrimonio culturale in un percorso di collaborazione tra Factum Foundation e ARCHiVe (Analysis and Recording of Cultural Heritage in Venice), si rifletterà sulla trasformazione del concetto di patrimonio e della sua conservazione e trasmissione attraverso gli strumenti innovativi a disposizione di musei, teatri, spazi culturali negli ultimi anni.

Sarà affrontato il tema della partecipazione culturale, delle comunità e delle community tra in e off line, riportando l’importante azione di mappatura del territorio realizzata da Fondazione Palazzo Te sui gap tecnologici culturali e generazionali nell’ambito del progetto.

Le due giornate sono inoltre occasione di riflessione sulle nuove estetiche nell’ambito della performance, sull’impatto delle tecnologie nella trasformazione degli immaginari e  dell’esperienza estetica attraverso lo spettacolo di Ariella Vidach-AiEP ConTEmporanea, proposto in chiusura domenica dalle 17 alle 19 nelle sale di Palazzo Te.  Una performance di danza phygital (fisica e digitale) che sviluppa una connessione in tempo reale, estendendo al mondo e alle visioni digitali la rete collaborativa già costituita tra i performer collocati nelle sale di Palazzo Te. Un grande tableau visualizzerà le coreografie dislocate e interconnesse per realizzare un’opera dinamica in divenire, unitaria ma multipla, proiettata in contemporanea alle azioni dei performer in una sala di Palazzo Te.

COMMON CLOUD proseguirà poi all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano il 30 settembre all’interno di ArteVisione, progetto promosso da Careof a sostegno della creatività e della produzione artistica in ambito video, con l’incontro con l’artista e saggista tedesca Hito Steyerl. In un’epoca in cui il mondo dell’arte resta a bocca aperta davanti alle prime “opere d’arte” realizzate dall’Intelligenza Artificiale e ne legittima la presenza sul mercato, Steyerl mette in discussione le varie applicazioni dell’IA. Libere da questioni morali o da un antiquato quadro giuridico, le grandi aziende sviluppano, spesso insieme all’industria bellica, tali tecnologie in base ai propri interessi economici, lasciando la società all’oscuro di un dibattito che ne sta già modificando le condizioni di vita. Seguendo il percorso tracciato da autori come Jules Verne o Philip K. Dick e facendo anche riferimento all’operato di Leonardo da Vinci, Steyerl si fa portavoce di un futuro su cui invita tutti a riflettere.

PROGRAMMA

  • SIMPOSIO | MANTOVA, PALAZZO TE 16 settembre | ore 14.00 LAVORI CONCLUSIVI Scuola di Palazzo Te Conservazione Digitale a cura di Factum Foundation e ARCHiVe
  • 16 settembre | ore 17.00 TAVOLA ROTONDA Patrimonio, Performance e Tecnologie con Carlos Bayod Lucini – Project Director Factum Foundation, Andrea Pinotti – docente universitario e coordinatore progetto REC An-Icon, Emma Zanella – Direttrice Generale MAGA, Daniela Cotimbo – curatrice Re Humanism
  • 17 settembre | ore 10.00 PRESENTAZIONE Mappatura Artigiana 2022 A cura di Simona Gavioli – critica d’arte e curatrice
  • 17 settembre | ore 11.00 TAVOLA ROTONDA Tecnologie, comunità e istituzioni culturali Con Stefano Baia Curioni – Direttore Fondazione Palazzo Te, Alessandro Bollo – project manager culturale, Simone Arcagni – professore universitario e giornalista specializzato in nuovi media, Alessandro Rubini – Responsabile Education and Cultural Innovation MEET – Digital Culture Center, Maria Grazia Mattei – Direttrice MEET –  Digital Culture Center
  • 17 settembre | dalle ore 17.00 alle ore 19.00 PERFORMANCE ConTEmporanea a cura di Ariella Vidach – AiEP con il sostegno di Fondazione Cariplo – Per la Cultura

L’ingresso alla performance è gratuito con Supercard cultura o biglietto del museo, senza prenotazione fino ad esaurimento posti disponibili. Durante la performance è possibile visitare Palazzo Te. Gli incontri sono gratuiti

EVENTO SPECIALE | MILANO, ANTEO PALAZZO DEL CINEMA

  • 30 settembre | ore 21.30, Ingresso gratuito In collaborazione con Careof, nell’ambito di ARTEVISIONE Incontro con l’artista Hito Steyerl – presentazione dei lavori e proiezioni Hito Steyerl è una regista tedesca, artista, saggista. I suoi principali argomenti di interesse sono i media, la tecnologia e la circolazione globale delle immagini. Steyerl ha conseguito un dottorato di ricerca in filosofia presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna. Attualmente è docente di New Media Art all’Università delle Arti di Berlino, dove ha co-fondato il Centro di Ricerca per la Politica dei Proxy, insieme a Vera Tollmann e Boaz Levin.
- Pubblicità -
Pubblicità