Le visoni oniriche, i mondi curiosi e le creature fantastiche di Jheronimus Bosch arrivano al Palazzo Reale di Milano con una grande mostra dal titolo Bosch e un altro Rinascimento.
Per la prima volta, infatti, Milano rende omaggio al grande genio fiammingo e alla sua fortuna nell’Europa meridionale. Un progetto espositivo inedito che presenta una tesi affascinante; Bosch rappresenta l’emblema di un Rinascimento ‘alternativo’, lontano dal Rinascimento governato dal mito della classicità, ed è la prova dell’esistenza di una pluralità di Rinascimenti, con centri artistici diffusi in tutta Europa.
![Bosch mostra palazzo reale milano](https://i0.wp.com/www.lifestar.it/wp-content/uploads/2022/11/Garten-der-Luste.jpg?resize=696%2C749&ssl=1)
Aperta al pubblico fino al 12 marzo 2023, la mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Castello Sforzesco e realizzata da 24 ORE Cultura- Gruppo 24 ORE con il sostegno di Gruppo Unipol, main sponsor del progetto.
Il successo del linguaggio artistico di Bosch nell’Europa del Cinquecento e del Seicento
Il percorso espositivo presenta un centinaio di opere d’arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi; inclusi una trentina di oggetti rari e preziosi provenienti da wunderkammern. Tra tutti spiccano alcuni dei più celebri capolavori di Bosch e opere derivate da soggetti del Maestro, mai presentate insieme prima d’ora in un’unica mostra. Le opere universalmente attribuite al maestro fiammingo sono infatti pochissime e sono conservate nei musei di tutto il mondo. La mostra a Palazzo Reale è quindi un’occasione unica per vedere riuniti in un’unica esposizione i capolavori di questo artista che raramente lasciano i musei in cui sono conservati.
![Bosch mostra palazzo reale milano](https://i0.wp.com/www.lifestar.it/wp-content/uploads/2022/11/BAL_489860-scaled.jpg?resize=696%2C558&ssl=1)
Cardine della mostra è lo strepitoso successo del linguaggio artistico di Jheronimus Bosch nell’Europa meridionale nel periodo compreso tra il Cinquecento e gli inizi del Seicento. In particolare in riferimento alle tendenze del collezionismo dell’epoca, soprattutto in Italia e in Spagna. Da Venezia, dove l’unicità espressiva di Bosch venne prontamente colta da uno dei maggiori collezionisti del tempo, il letterato e cardinale Domenico Grimani; alla Spagna, dove, dal XVI secolo fino ad oggi, si trova la gran parte delle opere principali di Bosch.
È in questa area culturale che le opere dell’artista e dei suoi seguaci furono richieste e collezionate; trasformando quindi il linguaggio boschiano, nei decenni successivi alla morte del Maestro, nella base di un’operazione imprenditoriale senza precedenti a livello europeo.
![Bosch mostra palazzo reale milano](https://i0.wp.com/www.lifestar.it/wp-content/uploads/2022/11/Elefante_Uffizi-scaled.jpg?resize=696%2C579&ssl=1)
Bosch e un altro Rinascimento, una riflessione su un rinascimento alternativo tra confronti e dialoghi di Maestri Europei coevi
L’esposizione di Palazzo Reale non è una monografica convenzionale, ma mette in dialogo capolavori tradizionalmente attribuiti al Maestro con importanti opere di altri maestri fiamminghi, italiani e spagnoli. Un confronto che ha l’intento di spiegare quanto l’’altro Rinascimento (non solo italiano e non solo boschiano) negli anni coevi o immediatamente successivi abbia influenzato grandi artisti come Tiziano, Raffaello, Gerolamo Savoldo, Dosso Dossi, El Greco e molti altri.
Attraverso un lavoro di ricerca durato cinque anni, la mobilitazione di una rete di cooperazione culturale internazionale senza precedenti a Palazzo Reale è possibile ammirare il monumentale Trittico delle Tentazioni di Sant’Antonio. Opera che ha lasciato il Portogallo solo un paio di volte nel corso del Novecento e giunge ora in Italia per la prima volta. Altro importante prestito, frutto di uno scambio con la città di Bruges, è l’opera monumentale del Maestro, proveniente dal Groeningemuseum di Bruges, il Trittico del Giudizio Finale, che originariamente faceva parte della collezione del cardinale veneziano Marino Grimani.
![Bosch mostra palazzo reale milano](https://i0.wp.com/www.lifestar.it/wp-content/uploads/2022/11/Lisbona-scaled.jpg?resize=696%2C402&ssl=1)
Fondamentali per il progetto espositivo il prestito del Museo del Prado dell’opera di Bosh Le tentazioni di Sant’Antonio, e i capolavori del Museo Lázaro Galdiano, che ha concesso la preziosa tavola del Maestro San Giovanni Battista. E ancora, sempre di Bosch, il Trittico degli Eremiti delle Gallerie dell’Academia di Venezia, proveniente dalla collezione del cardinale Domenico Grimani.