I ritratti della Venezia dell’800 in mostra a Ca’Pesaro

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A 100 anni di distanza dalla prima volta, la Galleria d’Arte Moderna di Ca’Pesaro ospita la mostra Il ritratto veneziano dell’Ottocento. Fino al 1 aprile 202 il museo veneziano presenta le opere dei protagonisti, più e meno noti, della scena artistica ottocentesca della città lagunare.
Ca’Pesaro mostra ritratto veneziano
GIUSEPPE TOMINZ (Gorizia, 1790-Gradiscutta [Gradišče nad Prvačino], 1866) La famiglia de Brucker, 1828-1830, olio su tela, cm 88 × 112, Trieste, Civico Museo Revoltella, Galleria d’arte moderna, inv. 450 Crediti: Trieste, Civico Museo Revoltella

Il ritratto veneziano dell’Ottocento, Ca’Pesaro ripropone la mostra che ha portato alla riscoperta dell’arte veneziana di un intero secolo

Nel 1923 Nino Barbantini, primo Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Ca’Pesaro, organizzò e allestì l’importante esposizione dedicata a “Il ritratto veneziano dell’Ottocento”. La mostra riscosse grandissimo successo di pubblico e una vivace risposta della stampa. Ancora oggi e considerata una rassegna di capitale importanza per la riscoperta dell’arte veneziana di un intero secolo, per l’avvio della conoscenza dei suoi protagonisti e la valorizzazione di molti dei capolavori che vi furono esposti.
Ca’Pesaro mostra ritratto veneziano
FRANCESCO HAYEZ (Venezia, 1791-Milano, 1882) Matilde Speck Pirovano Visconti, 1837-1840 circa, olio su tela, cm 113 × 94, Collezione privata, Crediti: Foto Matteo De Fina, Venezia, 2023

L’iniziativa inaugurava anche un nuovo corso della Galleria veneziana e dell’attività di Barbantini, indirizzata, durante gli anni Venti, alla progettazione di significative esposizioni monografiche su periodi o singoli protagonisti dell’arte italiana. “Il ritratto veneziano dell’Ottocento” e inoltre centrale nella definizione della storia delle mostre e costituisce un valido e precoce esempio museografico di rassegna dedicata a un tema o a un preciso arco temporale. Il catalogo realizzato da Barbantini annovera ben 241 opere di cinquanta artisti, tra cui pittori, scultori, miniaturisti, tutti operanti dall’inizio fino al penultimo decennio del secolo, che per lo studioso si apre con Teodoro Matteini e si chiude con Giacomo Favretto. L’elenco, organizzato per ordine alfabetico, oltre a scarne notizie biografiche degli autori, riporta i nomi dei proprietari di allora.

Ca’Pesaro 21923-2023, un’occasione unica di ricostruire la rassegna di Nino Barbantini

Da queste informazioni ha preso avvio lo strenuo lavoro di ricerca e di identificazione delle opere dopo cento anni dalla loro esposizione a Ca’ Pesaro. Molte di esse, anche proprio grazie al successo dell’esposizione, confluirono in raccolte pubbliche, mentre altre sono rimaste presso gli eredi o, in minima parte, sono andate definitivamente perdute.
Ca’Pesaro mostra ritratto veneziano
LODOVICO LIPPARINI (Bologna, 1800-Venezia, 1856), Il conte Lodovico Widmann, 1799, olio su tela, cm 78,8 × 58, Collezione privata, Crediti: Foto Matteo De Fina, Venezia, 2023
L’esposizione che Ca’ Pesaro presenta offre, quindi, un’occasione unica di ricostruire la rassegna del 1923 e di vedere, di nuovo riuniti, i volti di numerosi protagonisti della societa, dell’arte, della cultura, della vita di un territorio allargato che dal capoluogo veneto si estende fino al Friuli Venezia Giulia. Non solo Venezia ma anche Treviso, Bassano, Padova, Trieste, Belluno, Udine, Pordenone, Caneva di Sacile, furono i luoghi nei quali il geniale studioso identifico gli esemplari che dimostrarono, per la prima volta, la grandezza artistica di un secolo che si era voluto dimenticare a vantaggio della mitizzazione di quello precedente.

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