Botero: 10 cose da sapere su di lui e sulle sue opere

Foto di copertina: Culturespaces, CC BY 3.0 , via Wikimedia Commons

Pubblicità

Fernando Botero è un pittore e scultore colombiano del 1932. Nel corso della sua vita ha viaggiato molto ed è stato influenzato dalle arti di diverse culture, più di tutte quella del Rinascimento italiano. La sua prima mostra fu a Bogotà nel 1952 dove vinse anche il secondo premio al Salone degli artisti.

Botero

  1. Lo stile. Lo stile di Botero è molto particolare tanto da rendere i suoi quadri facilmente riconoscibili e non solo per le forme sinuose delle sue donne grasse. L’artista pone infatti una distanza tra lui e i suoi soggetti talmente ampia che si perde la dimensione psichica e morale. Il personaggio è estraniato a tal punto che lo sguardo pare perso nel nulla. Anche l’utilizzo del colore crea questo effetto “plastico”. I toni scelti sono tenui, privi di contorni e soprattutto di ombre. Secondo Botero l’ombra infatti sporcherebbe la sua idea di colore.
  2. I soggetti. Nei quadri di Botero ci sono alcuni soggetti che vengono ripetuti costantemente. E’ il suo modo per rappresentare il tempo: raffigurare uno stesso soggetto in momenti diversi. Altre volte lo fa in modo più chiaro inserendo proprio degli orologi. Tra gli altri soggetti rientrano anche i temi sacri, della maternità e della violenza.
  3. Donne grasse. Botero è anche noto cole il pittore delle donne grasse. Le sue opere infatti sono riconoscibili in tutto il mondo per le loro forme sinuose. Nel documentario Botero, uscito nel 2020, è lo stesso artista che ha provato a spiegare la sua scelta stilistica.
    Non dipingo donne grasse Io faccio uomini, animali, paesaggi, frutta con lo scopo di comunicare sensualità alla forma. A me piace comunicare questa pienezza, questa generosità, questa sensualità, perché la realtà è arida.
  4. Il gatto. Il gatto è uno dei soggetti più amati da Botero. Ammirando le sue opere però si nota subito un particolare: tutti i felini vengono rappresentati in un ambiente domestico e persino l’unico esposto all’aperto si trova sui tetti e quindi sempre in prossimità della casa. Il gatto infatti per Botero è simbolo di un animale domestico che più di tutti riesce ad avvicinarsi alla donna e, infatti, non è un caso che spesso li vediamo ritratti insieme. Il gatto di Botero è talmente amato che esistono anche diverse sculture sparse per il mondo.
bouarf, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

5. La scultura. A partire dalla metà degli anni ’70 si dedica quasi esclusivamente alla scultura. Negli anni espone nella gallerie di tutto il mondo e diventa uno degli ospiti più ambiti a eventi relativi al mondo della scultura. Tra i suoi lavori più noti, anche se motivi diversi vi sono The Bird e il ciclo di opere che si ispira all’orrore del trattamento dei prigionieri in Iraq. Quest’ultimo ciclo venne esposto anche a Roma prima di fare il giro del mondo ottenendo un grande successo, mentre la prima, The Bird, era un scultura monumentale di bronzo situata nella città natale dell’artista che venne distrutta durante un attentato terroristico. Fu allora che Botero decise, in segno di pace, di donare una nuova opera da posizionare proprio accanto ai resti dell’altra.

6. Pietrasanta. Tra i tanti luoghi italiani che conquistarono il cuore di Botero non si può certo non citare Pietrasanta in Toscana. Qui l’artista comprò casa perché, come lui stesso sostenne, “questa città è molto speciale, ci viveva Michelangelo”. Nel luogo dove passò molti estati con la famiglia e i figli aprì anche uno studio dal quale però, nel 2007 rubarono diverse statue, circa sette per un valore pari a 4 milioni di euro. Un anno dopo tre delle opere vennero ritrovate e i responsabili arrestati. Proprio al comune di Pietrasanta nel 2020 decise di donare un dipinto per beneficienza nei confronti di tutte quelle persone in difficoltà a causa della pandemia da Covid-19.

7. Il successo. Oggi Botero vive tra New York, Montecarlo, Parigi e Pietrasanta. All’età di 87 anni diventa uno degli artisti più famosi e celebrati al mondo, in particolare per le sua visione del mondo rappresentata nelle sue opere extralarge.

Botero ballerina

8. L’opera e il significato. La Ballerina è l’opera massima di Botero, quella che meglio rappresenta la sua concezione di arte e stile. Tutti ci aspetteremmo di vedere una giovane donna alta e snella alla sbarra pronta a danzare con grazia. Quella di Botero invece è la sua immagine di donna grassa che già conosciamo. L’opera risulta quindi geniale perché è in completa contrapposizione con la concezione del ballo e di quel mondo dove anche un solo chilo in più potrebbe segnare la fine di una carriera.

Botero citazioni

9. Citazioni. Un’arte difficile sicuramente difficile da comprendere quella di Botero e quindi cosa meglio delle sue parole o delle sue citazioni per provare a capire meglio la sua concezione di mondo?

  • Credo che l’arte debba dare all’uomo momenti di felicità, un rifugio di esistenza straordinaria, parallela a quella quotidiana. Invece gli artisti oggi preferiscono lo shock e credono che basti provocare scandalo. La povertà dell’arte contemporanea è terribile, ma nessuno ha il coraggio di dire che il re è nudo.
  • Nell’arte il segreto per crescere è confrontarsi. Un’esposizione in un museo è una opportunità per confrontare un’opera con un’altra che è sempre la migliore lezione di pittura. Occorrono occhi freschi, liberi da ogni pregiudizio. Fortunatamente l’arte ha una grande dote, quella di essere inesauribile. È un processo senza fine, nel quale non si smette mai di imparare.
  • Un artista è attratto da certi tipi di forme senza saperne il motivo. Prima adotto una posizione per istinto, e solo in un secondo tempo cerco di razionalizzarla o anche di giustificarla.
  • Dicono che chi piace a troppi non faccia cose buone, ma io non ho mai cercato di omologarmi, ho una mia visione molto precisa. che ho difeso. […] dappertutto io ho semplicemente portato le rappresentazioni della classe media colombiana. Uomini, donne, situazioni normali. Ho creduto nel mio messaggio e, ancora di più, nella mia visione.
  • Ci sono persino quelli che mi dicono che non si sono mai interessati all’arte, poi hanno visto una mia opera e da allora si sono messi a studiare le opere antiche e moderne. Non crede che questa debba essere la massima ambizione da parte di un artista? Io sì.
  • L’arte è una tregua spirituale e immateriale dalle difficoltà della vita.
  • Dipingere vuol dire bilanciare tutto per trovare un’armonia e una soluzione. È impossibile completare un quadro, c’è sempre qualche aggiustamento da fare e non si riesce a finire, si può continuare all’infinito.

Botero quadri

10. Quadri. Infine ecco come sempre una breve lista con alcune delle opere principali di Botero.

  • La camera degli sposi, 1958
  • Monna Lisa all’età di dodici anni, 1959
  • Dinner – 1998
  • En el balcon – 2001
  • Donna allo specchio – 2003
  • Oranges – 2004
  • Maternità – 2006
  • La famiglia – 2006
  • Abu Ghraib (serie) – 2006-2007
  • Circus (serie) – 2008
  • Via Crucis (serie) – 2010-2011
  • Adamo, 1993 tuttotondo in bronzo; cm. 360x185x100 collezione privata;
  • Adamo e Eva tuttotondo in bronzo; collezione privata, Pietrasanta
  • Donna con un ombrello, 1977 tuttotondo in bronzo; cm. 228x94x87 Ulrich Museum of Art, Wichita, Kansas USA
- Pubblicità -
PubblicitÃ