David di Michelangelo: 10 cose da sapere

Foto di copertina David Gaya, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

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Il David di Michelangelo non è solo un’opera o una scultura, ma è molto di più. E’ un simbolo che rappresenta Firenze e tutta l’Italia nel mondo. L’opera ha raggiunto una tale fama e approvazione, che vi è anche chi sostiene che si tratti dell’oggetto artistico che più riassume perfezione e bellezza.

David di Michelangelo, dove si trova

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David Gaya, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

1. David di Michelangelo originale. La statua originaria del David di Michelangelo in origine era collocata proprio in una delle piazze più belle di Firenze, piazza della Signoria, in quanto simbolo della Repubblica fiorentina. Alla fine del 1800 però la statua venne trasferita alla Galleria dell’Accademia di Firenze per poterla conserva al meglio. Per spostarla venne usato un carro, oggi situato nella casa museo del Buonarroti, che l’ha portata fino alla sua attuale collocazione. Quando l’opera giunse al museo la Tribuna che doveva accoglierla non era ancora terminata e quindi il David rimase per nove anni nascosto al pubblico. Solo nel 1882 poté rivedere la luce e, soprattutto, essere rivisto da tutti.

2. La collocazione sul Duomo. Quando l’opera venne commissionata al Michelangelo nel 1501, in realtà, era destinata a un contrafforte del Duomo di Firenze. Una volta terminata però in molti si resero conto che quella posizione non avrebbe reso giustizia a così tanta bellezza. Fu così che venne istituita una commissione tra i quali vi erano anche diversi artisti famosi come il Botticelli, il Perugino e Leonardo da Vinci. A optare per la sua posizione iniziale davanti a Palazzo Vecchio fu Filippino Lippi.

David di Michelangelo, Piazza della Signoria

3. Piazza della Signoria. Ma oggi cosa si trova dunque in Piazza della Signoria dove un tempo risiedeva il David di Michelangelo? Beh, facile! Una copia dell’originale David! La copia venne realizzata da Luigi Arrighetti in seguito a un concorso e posizionata nel cuore di Firenze nel 1910.

4. Gli altri David. Quella in piazza della Signoria però non è l’unica copia del David. Nel 2004 Gerusalemme donò a Firenze una copia in memoria del terzo millennio dalla conquista di David. L’opera in realtà creò scalpore per via della nudità e quindi il David venne realizzato meno simile al Michelangelo e più al Verrocchio e quindi non nudo. Infine un’altra copia tecnologica e tridimensionale è volata direttamente a Dubai per l’Expo 2020/21.

David di Michelangelo, significato

5. Il marmo. La “nascita” del David in realtà non fu opera semplice. Prima di Michelangelo infatti vi erano già stati due tentativi non andati a buon fine principalmente a causa del blocco di marmo. La qualità non era eccellente tanto che si temeva che, una volta scolpito, non avrebbe retto a lungo tutto quel peso sulle sole gambe. Nonostante le premesse Michelangelo si mise al lavoro e in soli tre anni realizzò quella che sarebbe stata la sua opera più grande.

David di Michelangelo, altezza

6. Le dimensioni del David di Michelangelo sono decisamente elevate. Il David di Michelangelo arriva fino a un’altezza di 520 cm, compreso anche il basamento pari a circa 108 cm.

David di Michelangelo, il volto e la mano

7. Il volto del David di Michelangelo. La rappresentazione del David di Michelangelo è sicuramente particolare. Il momento è quello antecedente la battaglia con Golia. Il volto del David di Michelangelo è infatti concentrato su ciò che sta per succedere. Non manca anche una piccola smorfia sul volto che, a detta di molti, vuole trasmettere un segno di disprezzo verso il gigante. La particolarità dello sguardo è data anche e soprattutto dalla tecnica usata dallo scultore. Le pupille sono infatti perforate: permettendo dunque alla luce di entrare si crea un suggestivo e ammaliante gioco di luci e ombre.

8. David di Michelangelo, la mano. Se già dai muscoli che, per quanto trasmettano forza, sono visibilmente rilassati, possiamo capire che il momento che rappresenta la scultura è antecedente la battaglia, la conferma ce l’abbiamo dalla mano del David di Michelangelo che nasconde un sasso.

9. David Michelangelo, Donatello e Verrocchio. Come sappiamo però Michelangelo non fu il primo a rappresentare il David. Questo primato spetta infatti a Donatello che lo realizzò di bronzo. Anche in questo caso è rappresentato nudo ma ha le fattezze di un bambino più che un glorioso eroe. Rispetto all’opera di Michelangelo. Qui viene rappresentato il momento di vittoria dopo la sconfitta di Golia, la cui testa si trova infatti ai piedi del David.

Prima di Michelangelo, anche il Verrocchio realizzò una scultura del David, sempre in bronzo e raffigurante il momento di vittoria. Rispetto alle altre due sculture del David, in questo caso, l’eroe è rappresentato vestito.

10. Il successo del David di Michelangelo. Come abbiamo già detto l’opera è sicuramente tra la più famose del Michelangelo ma è anche un simbolo dell’Italia e della cultura e dell’arte italiana nel mondo. La scultura venne subito accolta con grande successo, in primis dagli stessi fiorentini che riconobbero nel corpo muscoloso e possente del David un simbolo di forza della città stessa. Tra le tante citazioni positive, una che sicuramente le racchiude tutte è quella del Vasari scritta nelle Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori del 1550: ” questa opera ha tolto il grido a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine che elle si fossero […] né mai più s’è veduto un posamento sì dolce né grazia che tal cosa pareggi, né piedi, né mani, né testa che a ogni suo membro di bontà d’artificio e di parità, né di disegno s’accordi tanto. E certo chi vede questa non dee curarsi di vedere altra opera di scultura fatta nei nostri tempi o ne gli altri da qualsivoglia artefice“. Di parere diverso fu invece il da Vinci che pensava che nell’opera vi fossero fin troppi “eccessi anatomici”, tanto che nei suoi schizzi le linee del suo David erano molto più morbide.

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