Botticelli Il suo tempo. E il nostro tempo la mostra al Mart

In Copertina: © MiC - Musei Reali, Galleria Sabauda | Sandro Botticelli, Venere (dettaglio), 1495-1497 circa

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Il Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto ospita, fino al 29 agosto 2021, la mostra Botticelli Il suo tempo. E il nostro tempo. Un’appuntamento che rientra nel progetto di ricerca del museo trentino che, superando i limiti temporali, pone a confronto artisti e movimenti di epoche diverse.

Da Pallade e il Centauro, proveniente dagli Uffizi, alla Venere della Galleria Sabauda di Torino e il Compianto sul Cristo morto in prestito dal Museo Poldi Pezzoli di Milano. Protagonista indiscusso del “suo tempo e del nostro tempo” è Sandro Botticelli, presente a in mostra con un significativo nucleo di capolavori.

Nata da un’idea di Vittorio Sgarbi, critico e storico dell’arte, e di Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze l’esposizione è curata da Alessandro Cecchi e Denis Isaia e realizzata in collaborazione con Associazione MetaMorfosi

Botticelli Il suo tempo. E il nostro tempo, la mostra al Mart che raccoglie il contributo dell’artista fiorentino dal Rinascimento alle influencer

Botticelli Mart Mostra
Vik Muniz, “The Birth of Venus, after Botticelli (triptych) (Pictures of Junk)” (dettaglio), 2008 @ Vik Muniz. Courtesy Ben Brown Fine Arts London

La prima sezione della mostra Il suo tempo, dedicata a Botticelli e alla sua bottega, presenta in modo chiaro ed esaustivo la figura e l’opera dell’artista, tra i prediletti di Lorenzo il Magnifico. I capolavori ripercorrono le diverse fasi della vita dell’artista, interprete dei profondi mutamenti sociali, politici, culturali e artistici nella Firenze della seconda metà del Quattrocento. In mostra al Mart sono presenti anche opere di coevi di Botticelli, come Filippo Lippi, Antonio del Pollaiolo e Andrea del Verrocchio.

La seconda parte dell’esposizione Il nostro tempo, invece, testimonia l’influenza della figura di Botticelli nell’arte contemporanea. In mostra capolavori dagli anni Sessanta a oggi, di artisti della Pop art italiana, come Mario Ceroli, Giosetta Fioroni e Cesare Tacchi. Ma anche artisti posteriori come Michelangelo Pistoletto e Renato Guttuso. Le influenze di Botticelli si ritrovano poi nelle opere di artisti internazionali come Fernando Botero, David LaChapelle, Oliviero Toscani, John Currin. Rivivono poi anche nella moda e nel cinema, da Kate Moss alle foto dell’influencer più importante del mondo, Chiara Ferragni.

L’esposizione è accompagnata dalle video introduzioni alle opere di Vittorio Sgarbi, Alessandro Cecchi, Elisa Infantino, Riccardo Venturi e da un volume pubblicato da Silvana Editoriale.

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