Venere di Botticelli: 10 cose da sapere sull’opera

Foto copertina Sandro Botticelli, Public domain, via Wikimedia Commons

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La Nascita di Venere, anche se in molti la chiamano solamente Nascita di Venere, è un quadro di Sandro Botticelli dipinto con tempera su tela fra il 1445 e il 1510. La Venere di Botticelli vuole rappresentare l’approdo della dea dell’amore e della bellezza, appena nata da una spuma del mare, sull’isola di Cipro grazie anche al soffiare dei venti di Zefiro e, forse ma non è accertato Aura. Venere è collocata in piedi, al centro dell’opera, sopra una conchiglia proprio come se fosse una bellissima e rara perla.

Ad accogliere la dea sulla terra ferma vi è una figura femminile. Non è certo chi sia, ma solitamente viene identificata come una delle Grazie o con l’Ora della primavera, anche per via del manto di fiori che porge a Venere per coprirsi.

Venere di Botticelli dove si trova

La Nascita della Venere di Botticelli dove si trova? Beh facile! E’ situata all’interno di uno dei musei più belli e ricchi di cultura e di storia d’Italia, la Galleria degli Uffizi nel cuore di Firenze. Il dipinto è esposto in tutta la sua bellezza nelle sala 10-14.

Venere di Botticelli Nascita di venere
Nascita di venere – Sandro Botticelli (Firenze 1445 – 1510) – Fonte Gli Uffizi (Gabinetto Fotografico delle Gallerie degli Uffizi)

Venere di Botticelli

  1. Il committente
    Non vi è certezza di chi sia il reale committente della Venere di Botticelli ma, secondo diverse fonti è da indentificare all’interno della famiglia dei Medici, signori di Firenze dell’epoca. Ad avvalorare l’ipotesi, oltre a uno scritto di Giorgio Vasari che lo identifica nella villa medicea di Castello, anche la presenza dell’albero di aranci, emblema della famiglia per via dell’assonanza col ‘mala medica’, com’era noto allora.
  2. Il tema. Così come per il committente, anche da dove arriva l’ispirazione del tema non è certo, ma anche in questo caso vi è l’ipotesi che sia stato suggerito dal poeta Agnolo Poliziano e dai versi di Omero e di Virgilio.
  3. Chi è Venere? Venere però non è solo una bellezza spirituale, ma ha anche un nome e cognome. Si tratta di Simonetta Cattaneo Vespucci. La giovane donna dai capelli dorati era originaria di Genova, forse e, al suo arrivo a Firenze. Entrò in contatto con la famiglia de Medici. Molti si invaghirono di lei, da Giuliano, il fratello di Lorenzo il Magnifico, fino anche al nostro caro Sandro Botticelli. la bella Simonetta però non fu solo la modella della Venere del Botticelli, ma anche di tanti altri suoi dipinti e di diverse rime di Lorenzo il Magnifico e il Pulci. La cosa davvero particolare è che la giovane Simonetta morì molto giovane, quasi dieci anni prima della realizzazione delle opere de La Nascita di Venere e La Primavera del Botticelli, ma l’artista ne era talmente innamorato da ritrarla a memoria. Forse anche per questo motivo la Venere è simbolo della bellezza e dell’amore che muovono il mondo.
  4. Le tre Veneri di Botticelli. Ma di Venere di Botticelli non ce n’è una sola ma bensì tre realizzate dal maestro in collaborazione con la sua bottega. La prima si trova a Torino, la seconda è conservata presso presso la Gamäldegalerie di Berlino, mentre una terza appartiene a una collezione privata svizzera.

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Venere di Botticelli significato e analisi

5. L’anticipo della crisi
La composizione della Venere di Botticelli richiama alla memoria un’atmosfera sacra, quasi paragonabile a un battesimo. Se la si guarda bene però e soprattutto se la si paragona all’altra famosissima opera La Primavera di Botticelli, si percepisce anche uno spirito di irrequietezza. Se nella Primavera vi era armonia nell’opera, qui si intravedono tratti più marcati e linee in contrasto tra loro che anticipano la crisi che avrebbe colpito solo poco più tardi l’artista. O almeno è così che pensano alcuni.

6. Il nudo di Venere
La Venere di Botticelli è uno dei primi nudi quasi a grandezza naturale e a corpo intero del Rinascimento italiano. Una nudità che però è solamente un simbolo di bellezza spirituale. Guardandola bene infatti potrete notare che le proporzioni del corpo sono totalmente sfasate rispetto alla realtà: braccia troppo lunghe, un vento troppo lungo e un ombelico posto troppo in alto. Questi sono solo alcune delle differenze rispetto a un corpo umano reale.

7. Amore come forza motrice. E’ così dunque che Venere diventa simbolo di una bellezza spirituale e allo stesso tempo di purezza e semplicità nata direttamente dalle acque del battesimo.

8. Una diversa interpretazione. Secondo altri invece il significato della Venere di Botticelli altro non è che la celebrazione della nascita di una componente della famiglia de Medici, Maria Margherita che nacque proprio in quegli anni.

Venere di Botticelli volto e altri dettagli

9. Richiamo statue antiche
La figura di Venere rimanda subito a una statua antica. Il colore pallido e chiaro del suo corpo infatti la fa sembrare proprio come una statua di marmo, mentre la postura ricorda la Venus Pudica.

10. Malinconia. Ammirando in particolare il volto della Venere di Botticelli si nota una velata malinconia che viene espressa soprattutto attraverso il suo sguardo.

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