Banksy: 10 cose che non sai sull’artista e le sue opere

Foto di copertina Szater, Public domain, via Wikimedia Commons

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Bansky è uno street artist inglese noto per diverse opere principalmente a sfondo satirico su tematiche di politica, cultura, etica, manipolazione mediatica, guerra, inquinamento e moltissimo altro. Per la sua arte utilizza soggetti che spaziano da esseri umani, con una particolare predilezione per bambini e poliziotti, fino ad animali, primo fra tutti il topo, uno dei suoi protagonisti più “abusati”, seguito dalla scimmia.
Le sue opere sono famose in tutto il mondo, anche perché, sono stato realizzate su muri e strade da ogni parte del globo.

La particolarità delle opere di Bansky è che riesce a realizzare opere che, pur parlando di tematiche importanti e non semplici, sono piacevoli da guardare e riescono in alcuni casi anche a far davvero innamorare come la bambina col palloncino a forma di cuore che vola via.

Banksy

  1. Bansky, chi è? Sicuramente una delle domande più gettonate riguarda proprio l’identità di Bansky che è oscura e tutti. Tante le supposizioni fatte nel corso degli anni, ma nessuna è stata mai confermata. Tra queste vi è anche l’idea che dietro alla firma di Banksy si nasconda Robert del Naja, leader dei Massive Attack. I due infatti sono entrambe di Bristol e due street artist.
  2. Bansky e Joy Millward. Se da una parte l’identità di Bansky è ancora circondata da una nube di mistero, dall’altra sono in molti a sostenere, e c’è anche chi ne è convinto, che anche Bansky ha una moglie che potrebbe avere un nome e cognome: Joy Millward. A lanciare lo scoop fu il Daily Mail nel 2011. A confermare di avere una moglie però è lo stesso Banksy che, sui suoi canali social ufficiali, ha pubblicato una foto di una sua opera, neanche a dirlo con i topi come protagonisti, apparentemente realizzata nel suo bagno di casa. La caption era “My wife hates when I work from home“.
  3. La tecnica. Il nome Bansky è strettamente legato alla tecnica tipica dell’artista: lo stencil. La tecnica era già nota e usata ma Banksy ne diventa promotore principale nonché punto di riferimento sia per la sua popolarità sia per la frequenza dell’utilizzo del modello. Lo street artist in realtà non dipinge direttamente sui muri, ma prepara tutto il lavoro in studio con stencil stampati o disegnati a mano su fogli particolari. Una volta scelto il posto poi non dovrà fare altro che spruzzare il colore negli spazi. A raccontarlo è lo stesso Banksy, sia sui suoi canali social, sia sul libro scritto da lui Wall and Piece
    La scelta della tecnica in realtà è stata fondamentale anche e soprattutto per diminuire i tempi di realizzazione delle opere prima di eventuali interventi della polizia.
  4. Banksy Instagram. La pagina Instagram ufficiale di Banksy è l’unica mostra autorizzata visibile anche se solo dietro a uno schermo. Sul profilo infatti è solito mostrare le sue opere. E’ proprio da qui che comincia infatti la caccia alla sua arte. Grazie alle foto che l’artista stesso posta infatti si può scoprire la novità e provare a capire dove si trova. Tra le ultime opere pubblicate su Instagram vi sono anche quelle relative al Coronavirus come i topi sulla metro di Londra che sembrano lanciarsi da dei paracadute che altro non sono se non una mascherina e Game Changer. Quest’opera potrebbe quasi affiancarsi alla bambina col palloncino per la sua ingenuità e allo stesso tempo bellezza. La rappresentazione infatti vede come protagonista un bambino intento a giocare con i supereroi. Ma guardandola bene quelli noti a tutti come Batman e Spiderman sono in un cestino e in mano ha una bambola vestita da infermiera.

Banksy Venezia

5. L’opera. Era maggio del 2019 quando, a pochi giorni di distanza dall’inaugurazione della Biennale d’Arte a Venezia è comparsa una nuova opera di Bansky. L’opera di Bansky a Venezia raffigura un bambino vestito col giubbino salvagente e con un razzo segnaletico che si usa in mare in mano: alle sue spalle una scia rosa.

6. I temi. Tanti i temi affrontati in questa opera di street art. Prima di tutto la questione relativa ai migranti. La scelta di utilizzare un bambino, come spesso fa per trasmettere un messaggio può anche essere un chiaro attacco politico per far capire che sono i più piccoli che indicano la strada agli adulti.

Banksy Napoli

banksy napoli
Antoine Pitrou (FAL or FAL), via Wikimedia Commons

7. La prima opera di Banksy a Napoli. Prima di Venezia però l’unica opera italiana di Banksy si trovava a Napoli. In realtà in origine le opere napoletane erano due, ma una venne cancellata da un altro writer che la coprì con un suo murales. La prima opera raffigurava l’estasi della beata Ludovica Albertoni del Bernini accompagnata dal simbolo del consumismo: patatine e panino di McDonald’s.

8. La Madonna con la pistola. L’opera invece diventata famosa per essere stato a lungo tempo l’unica italiana di Banksy è la Madonna con la pistola, i piazza dei Girolamini.
La particolarità è, come si evince dal titolo, che la Madonna è priva di aureola mentre ha invece una pistola al suo posto.

Banksy opere

9. Banksy girl with balloon. La ragazza con il Palloncino realizzata a Londra è sicuramente una delle opere simbolo di Bansky. Un’opera bella da vedere ma forte nel significato che in realtà non è poi così nascosto ma che accompagna letteralmente la bimba e il suo palloncino rosso a forma di cuore “There is always hope“. Se già prima era famosa, l’opera lo diventa ancora di più nel 2018 quando durante un’asta di Sotheby’s lo stesso artista ha realizzato una performance d’arte distruggendo la rivisitazione pittorica del murales. L’autodistruzione è avvenuta (anche se solo per metà) pochi secondi dopo essere stata battuta all’asta per 1.042.000 sterline. Da allora è diventata Love is in the Bin.

10. Opere. E se alcune le abbiamo viste più nel dettaglio, le opere di Banksy in realtà sono davvero molte eccone altre.

  • La Ragazza con il Palloncino Londra, 2002
  • Rage, Flower Thrower, Gerusalemme
  • Kissing Coppers, Brighton 2004
  • Pulp Fiction, Londra
  • Napalm Girl, 1994
  • I’m Out Of Bed Rat, Los Angeles
  • Sweep it Under the Carpet, Londra, 2006
  • Mobile Phone Lovers, Bristol, 2014
  • Washing Zebra Stripes, Timbuktu, 2008
  • Graffiti is a Crime, New York, 2013
  • I love you, Isola di Wight, 2010
  • La colomba della pace, Betlemme, 2005
  • Ragazza con l’ombrello, New Orleans
  • Estasi di Santa Teresa, Napoli, 2010
  • Il soldato bambino, Los Angeles, 2011
  • Game Changer, 2020, Southampton
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