Monet: 10 cose da sapere sull’artista e le sue opere

Foto copertina: "Claude Monet, Autoritratto (1886); olio su tela, 55×46 cm, collezione privata" - Claude Monet, Public domain, via Wikimedia Commons

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Oscar Claude Monet, che tutti conosciamo semplicemente come Monet, nacque a Parigi nel 1840 ed è considerato uno dei padri fondatori di uno dei maggiori movimento pittorici: l’impressionismo.

Monet

  1. La nascita del Monet pittore. Sin da giovane aveva un occhio artistico, tanto che, a soli quindici anni, cominciò a vendere le sue caricature. Ma a segnare l’inizio della sua carriera pittorica, e in particolare la sua visione di natura e paesaggio, fu l’incontro con Eugène Boudin.
  2. Camille Monet. La giovane Camille aveva solo diciotto anni quando conobbe Monet che le rubò il cuore. La loro sembra una storia d’amore di quelle che si leggono nei libri. Lei promessa sposa di un rampollo borghese che scappa col suo grande amore per una vita di stenti. Eppure questo le bastò, bastò ad entrambi che insieme riuscirono a condividere tutto tanto che Camille, noto poi come la Monette, divenne non solo la sua compagna ma anche la sua modella preferita, protagonista di moltissimi dipinti. Anche dopo la sua morte e nonostante avesse una nuova vita, Monet continuò a ritrarla.
  3. Le serie di Monet. L’arte di Monet poteva definirsi in un certo senso, un connubio tra fotografia e pittura. Monet infatti fu molto interessato alla luce e all’effetto che essa poteva avere su un’opera. Questo è possibile vederlo in moltissime delle sue opere, in Colazione sull’erba, per esempio, come vedremo più avanti, ma anche e soprattutto nelle sue “serie”. Per poter capire meglio l’importanza della luce infatti, Monet si sofferma spesso su un unico soggetto realizzandone variazioni infinite dove l’unica cosa che muta è proprio la luce. Il suo intento era proprio quello di far capire che anche solamente cambiando la luce, uno stesso dipinto poteva trasmettere infinite percezioni visive. Tra le altre serie pittoriche di Monet ricordiamo anche i Pioppi e i Covoni.

Ninfee Monet

4. Le Ninfee di Monet. Gli ultimi 29 anni artistici di Monet sono stati dedicati praticamente solo alla serie delle Ninfee. In questo periodo l’artista è arrivato a realizzare 245 variazioni pittoriche dello stesso tema.

5. Le ninfee dell’Orangerie des Tuileries. Oggi l’esposizione più belle delle Ninfee di Monet è visibile al Museo del Louvre di Parigi e, più precisamente, al pianoterra dell’Orangerie des Tuileries, nelle sue due stanze ovali. Qui vi hanno trovato una collocazione permanente 12 tele che, posizionate una accanto all’altra, creano uno spazio davvero indimenticabile. Le enormi tele furono realizzate da Monet dal 1920, immediatamente dopo aver ricevuto un ottimo riscontro per le sue prime opere dedicate alle Ninfee.

Papaveri Monet

6. I papaveri di Monet. Durante il suo periodo ad Argenteuil negli anni sessanta dell’ottocento, Monet si concentrò sul paesaggio di campagna che lo circondava. Il suo intento era quello di riuscire a trasmettere persino l’aria che si respirava. Una cosa impossibile solo a sentirla dire, ma in Papaveri ci riuscì.
Dalla distesa immensa di verde emergono così tocchi di colore e di vivacità: il rosso dei papaveri.

7. L’esposizione. L’opera venne esposta nel 1874 nello studio del fotografo Nadar e da allora divenne una delle più famose di Monet e dell’intero impressionismo.

Colazione sull’erba Monet

monet
Musée d’Orsay, Public domain, via Wikimedia Commons

8. L’ispirazione. Il dipinto del 1865-1866 si ispira liberamente a quello del collega Manet, “Déjeuner sur l’herbe”. La Colazione sull’erba di Manet fu un’opera molto discussa e Monet, che voleva farsi notare dalla critica, non si lasciò sfuggire l’occasione di riprenderla e rappresentarla secondo una sua visione.

9. Colazione sull’erba di Monet. Nella sua versione Monet fece posare un amico e la fidanzata direttamente all’aperto. L’opera è quindi influenzata da una luce naturale, cosa assolutamente nuova per l’epoca, essendo tutti abituati a lavorare negli atelier. Tra le tante critiche quella che toccò di più l’artista fu quella del collega Coubert, tanto che lasciò l’opera “incompleta”. Fu così che un dipinto che in origine doveva essere di circa sette metri, oggi ne possiamo ammirare solo qualche frammento.

Monet opere
Claude Monet, Donna con il parasole, madame Monet con il figlio (1875); olio su tela, 100×81 cm, National Gallery of Art, Washington D.C. via Claude Monet, Public domain, via Wikimedia Commons

Monet opere

10. I quadri di Monet sono davvero infiniti, tanto che si può parlare di più di 500 opere. Ecco qui una breve selezione.

  • Colazione sull’erba, Parigi,  Musée d’Orsay (1866);
  • Bagnanti a La Grenouillère, Londra, National Gallery (1869);
  • La colazione, Städelsches Kunstinstitut di Francoforte (1868);
  • Il bacino di Argenteuil, Parigi, Musée d’Orsay (1872);
  • Il Petit Bras della Senna ad Argenteuil, Londra, National Gallery (1872);
  • Impressione, levar del sole, Musée Marmottan Monet di Parigi (1872);
  • Regate ad Argenteuil, Parigi, Musée d’Orsay (1872);
  • La casa dell’artista ad Argenteuil, Art Institute of Chicago (1873);
  • Boulevard des Capucines, Kansas City, William Rockhill Nelson Gallery of Art (1873);
  • Camille col costume giapponese, Museum of Fine Arts (Boston) (1876)
  • Il ponte ad Argenteuil, National Gallery di Washington (1876);
  • La torre della Westerkerk ad Amsterdam, Barnes Foundation di Philadelphia (1880);
  • Campo di papaveri a Vetheuil, Zurigo, Collezione Bührle
  • Covone a Giverny, San Pietroburgo, Ermitage (1886);
  • Donna con il parasole girata verso destra, Parigi, Musée d’Orsay (1886);
  • Belle-Ile, Musée d’Orsay (1886);
  • Covone presso Giverny, Mosca, Museo PuÅ¡kin (1889);
  • Pioppi sull’Epte, Edimburgo, National Gallery of Scotland (1891);
  • Pioppi sull’Epte, Londra, National Gallery (1891);
  • La Cattedrale di Rouen a mezzogiorno, Mosca, Museo PuÅ¡kin (1894);
  • La Cattedrale di Rouen in pieno sole, Parigi, Musée d’Orsay (1894);
  • La Cattedrale di Rouen, effetti di luce mattutina, Parigi, Musée d’Orsay (1894);
  • La Cattedrale di Rouen, la sera, Mosca, Museo PuÅ¡kin (1894);
  • La Cattedrale di Rouen, primo sole, Parigi, Musée d’Orsay (1894);
  • Ninfee rosa, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1898);
  • Lo stagno delle ninfee, armonia verde, San Pietroburgo, Ermitage (1899);
  • Ninfee bianche, Mosca, Museo PuÅ¡kin (1899);
  • Lo stagno delle ninfee, armonia rosa, Parigi, Musée d’Orsay (1900);
  • Il giardino dell’artista a Giverny, Parigi, Musée d’Orsay (1900);
  • Il ponte giapponese, Parigi, Musée Marmottan (1910);
  • Iris, Londra, National Gallery (1914-17);
  • Autoritratto, Parigi, Musée d’Orsay (1917);
  • Ninfee, Museum of Modern Art di New York (1918);
  • Ninfee blu, Parigi, Musée d’Orsay (1918);
  • Vasca con ninfee, Parigi, Musée d’Orsay (1918);
  • Le nuvole, Parigi, Musée de l’Orangerie (1926).
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